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SPAL-Juve, la partita di Chiellini: 54 minuti, dopo sei mesi di stop, poco brillanti

Dopo sei mesi di forzata inattività (rottura del legamento crociato) Giorgio Chiellini è ritornato in campo da titolare e con la fascia da capitano contro la Spal, venerdì sera. Una prestazione incolore, con qualche sbavatura di troppo e una sostituzione al 54′ che evidenzia ancora uno stato di forma più che approssimativo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Giorgio Chiellini è tornato a ricoprire il suo ruolo, di capitano e di difensore centrale con i colori della Juventus. E' accaduto venerdì 22 febbraio, in occasione della sfida di Ferrara contro la Spal, valida per la 25a giornata di campionato (poi vinta grazie alle reti di Cristiano Ronaldo e Ramsey).

Un rientro importantissimo per i bianconeri e per Maurizio Sarri che sta cercando ancora la qualità difensiva che possa permettere il definitivo salto di livello. Ma anche un test per il giocatore, reduce da un bruttissimo infortunio e fermo praticamente da inizio di stagione. L'esito? Non del tutto positivo, con Chiellini che ha contribuito alla vittoria ma che è stato sostituito dopo un'ora di partita (al 54′) da de Ligt.

Sei mesi di stop per il legamento rotto

Una prestazione sufficiente per un giocatore fermo da sei mesi. Era il 24 agosto quando Giorgio Chiellini metteva piede in campo, poi il terribile infortunio con la rottura del legamento crociato che lo ha costretto all'operazione e a una riabilitazione delicata e (quasi) infinita. In realtà, il difensore classe 1984 era già tornato contro il Brescia ma in quell'occasione c'erano stati solamente i minuti finali del match, contro la Spal è tornato titolare e con la fascia da capitano al braccio.

La partita di Chiellini

Ovviamente non poteva essere in forma, motivo per il quale al 54° Sarri ha optato per il cambio, e spiegazione del perché ci siano state alcune incertezze di troppo nel corso del match contro gli estensi venerdì sera. Chiellini ha dovuto poi scendere in campo senza il compagno di sempre, Leonardo Bonucci, trovandosi a fianco Rugani. Dunque, altro ‘handicap' da affrontare per lui che ha strappato qualche applauso per un paio di interventi decisi, ma anche qualche perplessità soprattutto nei recuperi e nei raddoppi.

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