Spagna, undicenne della Reggina in prova con il Barcellona
Una fantastica favola calcistica che arriva da Reggio Calabria: il giovanissimo centrocampista Giuseppe Artuso, undici anni, è in prova con il Barcellona. Il ragazzo era stato notato nella scorsa estate ad uno stage organizzato dalla società blaugrana a Rimini, ed ora per lui è arrivato il grande momento di provare ad entrare in uno dei club più forti del mondo. Originario di Seminara, città poco distante da Gioia Tauro, Artuso è considerato un baby-regista promettentissimo, e fino a domenica prossima ha adesso la possibilità forse irripetibile di entrare a far parte della Masia blaugrana, che ha sfornato alcuni tra i migliori giocatori al mondo negli ultimi anni. Prima di lui, c'era stato il caso di Gian Maria Fiore, difensore pugliese classe 1998 di proprietà del Manfredonia, chiamato a disputare un provino con l'Atletico Madrid.
Insomma, il calcio italiano continua a sfornare talenti, anche se in quantità minore rispetto al passato. E tuttavia, questi talenti continuano ad essere scoperti dai club stranieri, mentre i nostri continuano a pescare in campionati esteri. Peccato che la nostra Nazionale abbia un bisogno quasi disperato di un ricambio generazionale: basta vedere i risultati ottenuti agli ultimi due Mondiali, con altrettante eliminazione alla fase a gironi e con una solta vittoria in sei gare alla fase finale (2-1 all'Inghilterra), due pareggi (1-1 contro Paraguay e Nuova Zelanda) e ben tre sconfitte (3-2 contro la Slovacchia, doppio 1-0 contro Costa Rica ed Uruguay). E se la Nazionale maggiore piange, quella Under-21 non ride: dove un tempo si dettava legge, stavolta per qualificarci agli Europei di categoria dell'anno prossimo gli Azzurrini hanno dovuto sudare sette camicie. Anche perché i più talentuosi faticano a trovare spazio in Serie A e sono costretti a cercare fortuna all'estero.