Spagna, ricorso accolto: Zidane può allenare e non sarà squalificato

"Il TAS ha valutato l'impugnativa presentata dal club e permette al primo e secondo allenatore del Real Madrid Castilla, Santiago Sanchez e Zinedine Zidane, di esercitare la loro attività professionale", la sentenza tanto attesa è arrivata e sgombra il campo da chiacchiere, dubbi, perplessità sul ruolo dell'ex campione francese. Zizou può tornare in panchina: il Tribunale Amministrativo dello Sport spagnolo aveva già accolto il reclamo del Real Madrid, sospendendo la squalifica fino alla discussione del ricorso stesso e consentendo così all'ex Pallone d'oro della Juventus di tornare in panchina già da fine ottobre scorso. In un primo tempo, il giocatore francese, attuale tecnico del Real Madrid Castilla, era stato squalificato per tre mesi perché allenava la formazione satellite delle ‘merengues' (che milita nella terza divisione spagnola) senza essere in possesso del patentino previsto. Squalifica che però era stata "congelata" e pertanto sarebbe divenuta effettiva qualora la Sentenza d'Appello avesse confermato la squalifica.
Il giocatore transalpino si è sempre difeso in questa vicenda sostenendo che il corso da allenatore lui lo stesso seguendo normalmente, ma non in Spagna bensì in Francia: nei precedenti due gradi di giudizio la squalifica era stata confermata, e così il francese ha deciso di ricorrere al terzo grado della Giustizia Sportiva: il Tas, il Tribunale amministrativo dello Sport, spagnolo. E adesso è arrivata la buona notizia. Tre mesi di stop erano stati comminati anche a Santiago Sanchez, l’assistente di "Zizou" Zidane, che gli aveva ceduto il posto: altra "libertà" non concessa dal severo regolamento spagnolo. Gli avvocati del Real Madrid in un primo momento si erano detti comunque soddisfatti perché nell'ultimo caso di un allenatore che aveva provato guidare una squadra in Spagna senza patentino (si trattava di Alejandro Ceballos, tecnico del San Roque de Lepe) era stato squalificato per ben sei mesi. Acqua passata.