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Spagna-Olanda, Mondiali 2010: gli Orange e la maledizione della finale.

Gli olandesi giunti alla loro terza finale mondiale si arrendono ancora una volta ad un passo dalla storia. Il gol di Iniesta a pochi minuti dai rigori spezza ancora il sogno degli Orange.
A cura di Francesco Ferrara
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Non c'é due senza tre. Mai detto fu più tristemente vero per gli olandesi, che hanno giocato e perso la loro terza finale mondiale. Nel 74′ l'Olanda del calcio totale fu sconfitta dalla Germania, mentre nel '78 si arresero all'Argentina. Sneijder e company sognavano di arrivare lì dove nemmeno l'immenso Cruijf é arrivato, ma non ci sono riusciti.

A dire il vero il gioco di questa squadra é stato molto diverso rispetto a quello della mitica Olanda degli anni '70. Decisamente spettacolare e fantasiosa quella di allora, cinica e concreta quella di oggi. Entrambe però, loro malgrado, sono accomunate dalla sconfitta nella finale del Mondiale.

Gli Orange recriminano perché la rete di Iniesta é nata da un calcio d'angolo nettissimo non assegnato alla squadra di Van Marwijk, ma c'é da dire che la Spagna ha meritato la vittoria perché l'ha cercata con più voglia, con più insistenza. Gli olandesi hanno praticato un gioco all'italiana, contenimento e contropiede, ma allo stesso tempo sono stati troppo scorretti e fallosi. Non é un caso che hanno finito in 10, e alla fine l'espulsione di Heitinga ha pesato.

Sembra essere diventata una vera maledizione la finale Mondiale per gli olandesi, che per la terza volta hanno dovuto vedere i loro avversari alzare la coppa del Mondo proprio davanti ai loro occhi. Per l'Olanda é forse finito un ciclo, ma da sempre il piccolo paese europeo ha sfornato campioni inimitabili. Avrà quindi l'opportunità di ripresentarsi tra 4 anni in Brasile per spezzare l'incantesimo della finale mondiale ed alzare quella coppa che fino ad allora apparterrà alla Spagna.

Francesco Ferrara

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