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Spagna, nuovo scandalo: il Barcellona avrebbe pagato per screditare i calciatori

Secondo un’indagine giornalistica di Cadena Ser, il club blaugrana avrebbe pagato una società per proteggere l’immagine del presidente Bartomeu e screditare quella di alcuni giocatori attraverso centinaia di profili Facebook e Twitter falsi. Un’accusa che ha scatenato l’ennesima bufera intorno al Barcellona.
A cura di Alberto Pucci
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Mentre il fuoco della polemica Messi-Abidal continua a bruciare, in casa Barcellona è scoppiato un altro scandalo che rischia di alimentare nuove guerre interne nel club catalano. Secondo quanto rivelato dal programma radiofonico ‘Què t’hi jugues', in onda su Cadena Ser, la società blaugrana avrebbe infatti investito un'ingente somma di denaro per finanziare la ‘i3 Ventures': una società che opera nel mondo della comunicazione social e in possesso di un centinaio di profili Facebook e Twitter falsi.

Gli attacchi a Messi e Piqué

Secondo le indiscrezioni arrivate dalla Spagna, il compito di questa società sarebbe stato quello di utilizzare questi profili per proteggere la reputazione del presidente Josep Maria Bartomeu e del direttivo attuale, danneggiando invece l’immagine di Lionel Messi e della moglie Antonella e quella di altri grandi protagonisti della storia del Barcellona: tra questi Pep Guardiola, Xavi e Gerard Piqué. Come riportato dai giornalisti di Cadena Ser, Messi avrebbe infatti subìto attacchi sui social per il ritardo del rinnovo del suo contratto con il club, mentre Piqué sarebbe invece stato preso di mira per i suoi affari con la Coppa Davis.

Il presidente Bartomeu
Il presidente Bartomeu

La reazione del rivale di Bartomeu e la smentita della ‘i3 Ventures'

L'incarico affidato alla ‘i3 Ventures', che sarebbe costato al Barcellona un milione di euro, ha ovviamente scatenato una bufera in Spagna e preoccupato Victor Font: l'imprenditore di Granollers, che ha già annunciato di volersi candidare alle elezioni presidenziali nel 2021. "Queste informazioni sono estremamente serie – ha scritto in un documento inviato al consiglio d'amministrazione del club – Questa campagna di diffamazione nata da un'indagine giornalistica, ci mette in imbarazzo e aggrava la realtà del club al quale si aggiunge un problema morale alla delicata situazione sportiva ed economica". A stretto giro di posta è intanto arrivata la secca smentita della ‘i3 Ventures', che sui suoi profili social ha pubblicato un comunicato grazie al quale ha preso le distanze dall'indiscrezione rilanciata da Cadena Ser, etichettando come ‘assolutamente false' le notizie circolate nelle ultime ore.

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