Spagna: la politica entra in tackle, Barça ed Espanyol fuori dalla Liga?
Sono giorni caldi in Spagna, dove l'intera regione catalana sta votando per l'indipendenza. Tra poche ore, infatti, verranno resi noti i risultati delle elezioni regionali, dalle quali potrebbe venir fuori un verdetto clamoroso: sia politico che sportivo. Secondo i primi sondaggi, le liste indipendentiste potrebbero ottenere la maggioranza assoluta dei seggi ed avviare un processo di secessione, staccandosi di fatto dal resto della Spagna. Un risultato che potrebbe avere ripercussioni pesanti anche sulla Liga spagnola, come ha confermato il presidente Javier Tebas che in un tweet e in una dichiarazione pubblica ha fatto conoscere il suo pensiero: "Se si rompe la Spagna, si rompe la Liga – ha commentato – Speriamo di non dover mai arrivare ad un risultato così assurdo. Se vinceranno gli indipendentisti, Barcellona ed Espanyol saranno escluse dalla Liga. Il diritto sportivo spagnolo è molto chiaro, le uniche squadre non spagnole ammesse, sono quelle di Andorra". In pratica, le due squadre (insieme ad altre società catalane) potrebbero venir escluse non solo dal campionato di calcio ma anche dagli altri tornei sportivi.
La risposta del Barcellona – Nonostante la presa di posizione di alcuni suoi giocatori, Gerard Piquè in testa, il club blaugrana ha voluto rassicurare il presidente della Liga: "Abbiamo già dimostrato di essere al di fuori di questa campagna elettorale – ha commentato Josep Maria Bartomeu – Il nostro club ha sempre parlato di sport e mai di politica. Dimostreremo ancora una volta che il Barcellona è neutrale". A tal proposito, è arrivata dal Qatar anche la voce dell'ex capitano del Barcellona: "Il Barça deve essere lasciato fuori da questi giochi politici – ha spiegato Xavi Hernandez – E' una società universale, con tifosi in ogni angolo del Mondo: dall'Estremadura all'Andalusia, dalla Colombia al Senegal".