4 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Spagna, i 5 motivi per cui Piqué ha deciso di lasciare la Roja dopo Russia 2018

Dal presunto dito medio durante l’inno in Croazia-Spagna alla sua partecipazione alla Festa Nazionale Catalana: il lungo calvario di Piqué con le Furie Rosse potrebbe terminare a soli 31 anni.
A cura di Giuseppe Cozzolino
4 CONDIVISIONI
Immagine

La storia tra Gerard Piqué e la Nazionale spagnola sembra essere davvero arrivata ai titoli di coda. Del resto, già da qualche anno i rapporti tra il difensore catalano del Barcellona e la Roja è arrivato ai minimi termini. E così la decisione di lasciare la selezione iberica nel 2018, dopo i Mondiali di Russia ed a soli 31 anni, non appare poi tanto sconvolgente. I motivi sono tanti, ma cinque su tutti appaiono essere i veri e propri "casi belli" tra Piqué e le Furie Rosse, e tutti riguardano il suo presunto "feeling" alla causa indipendentista catalana.

Lo sguardo basso durante l'inno

Uno dei punti di rottura tra il tifo spagnolo e Piqué riguarda l'atteggiamento del difensore durante l'inno nazionale: spesso il calciatore catalano viene immortalato con lo sguardo basso durante l'esecuzione della Marcha Real. Un atteggiamento che viene indicato come una possibile "contestazione" dell'inno stesso, visto come un simbolo della Castiglia "oppressore" della Catalogna.

Il (quasi) dito medio all'inno in Spagna-Croazia

Nell'ultimo Croazia-Spagna di Euro 2016 il calciatore, durante l'inno nazionale, è abbracciato ai compagni ma le telecamere "pescano" un gesto che diventa viralissimo. Sembra infatti fare il dito medio, un gesto che è stato subito letto in chiave anti-Spagna. In realtà il difensore stava incrociando le dita, ma l'immagine ferma sul medio esteso ha fatto subito il giro del mondo e rispolverato le teorie di un Piqué anti-spagnolo.

La partecipazione alla Diada 2014

Destò molto scalpore la sua partecipazione alla Diada 2014 con il figlio Milan: entrambi vestiti con la bandiera catalana, parteciparono alla tradizionale festa catalana che simboleggia la caduta di Barcellona nelle mani di Madrid nel 1714, ponendo fine all'indipendenza della Catalogna. Una festa popolarissima in tutta la regione e che ovviamente ha fatto nuovamente puntare il dito sulle tesi indipendentiste di Piqué.

I fischi in campo

Inevitabilmente, il continuo indicare Piqué come "nemico della Patria" ha fatto sì che già da diverso tempo il calciatore sia bersagliato di fischi in quasi tutti i campi di calcio in cui gioca la Nazionale spagnola, esclusi quelli catalani. Nel 2015 furono talmente forti a Leon che il calciatore per la prima volta iniziò a parlare di un possibile ritiro dalla Nazionale.

Le maniche tagliate

L'ultimo episodio domenica scorsa, in occasione di Albania-Spagna: la maglia di Piqué aveva le maniche tagliate, e molti hanno pensato si trattasse di un gesto per "tagliare via" la bandiera spagnola dalla maglia. Ma in realtà l'esigenza nasceva dal clima: lo stesso Sergio Ramos, al di sopra di ogni sentimento filo-catalano, le aveva tagliate alla propria. Ma nel clima "rigido" nei confronti di Piqué, la cosa è passata in secondo piano.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views