Spagna, follia in terza categoria: calciatore accoltellato dai tifosi

Al peggio, si sa, non c'è mai fine. Soprattutto alle intemperanze di certi "tifosi", che si proclamano tali ma che in realtà con il calcio non hanno nulla a che fare. E se nelle categorie maggiori, pur avvenendo regolarmente episodi incresciosi, si prova a porre un freno anche grazie alla notorietà che questi episodi hanno, nelle categorie inferiori vige di fatto una sorta di "legge della giungla", dove episodi di violenza sono praticamente all'ordine del giorno. E non soltanto in Italia.
L'ultimo in ordine di tempo è accaduta nella terza categoria spagnola, in un match giocato tra il Palo e l'Alhaurin de la Torre, due club dell'Andalusia. Al fischio finale della sfida, che ha visto la vittoria del Palo (club dell'omonima città famosa per essere stata la "base" di partenza di Cristoforo Colombo per la scoperta dell'America) che ha conquistato anche il primo posto in classifica scavalcando proprio i rivali dell'Alhaurin de la Torre, un gruppo di tifosi di casa è quindi sceso in campo scavalcando le recinzioni ed "affrontando" a loro volta i calciatori rivali.
Ad avere la peggio è stato il numero 4 avversario, colpito con due coltellate dai "tifosi" di casa, finendo così in ospedale dove è stato ricoverato. La Polizia si è messa subito ad indagare sugli autori del folle gesto, e pare anche che gli assalitori siano stati già identificati. Ma la gravità del gesto rimane: gli aggressori, infatti, lo hanno accoltellato vicino al cuore ed allo sterno, dopo aver tentato di strozzarlo a mani nude. Un episodio che rivela ancora una volta come la violenza negli stadi, purtroppo, riguarda tutte le categorie e tutti i paesi. E che la mancanza da una parte di leggi severe e contemporaneamente di una cultura sportiva facciano da propellente per comportamenti del genere, a tutte le latitudini.