Spagna, dietrofront di Del Bosque: “Potrei rimanere dopo Euro 2016”
Vicente Del Bosque, uno degli allenatori più bravi e più titolati al mondo, dopo essere rimasto sulla panchina della nazionale spagnola dopo un pessimo Mondiale aveva detto pubblicamente che avrebbe lasciato la ‘Roja’ e il calcio dopo l’Europeo del 2016: “Se tutto va normalmente, dopo gli Europei lascerò la nazionale e la Federazione, anche per una questione di salute. Saranno otto anni come c.t. e non è affatto mia intenzione rimanere aggrappato alla panchina. Quello che desidero di più è che la nazionale chiuda bene questo ciclo. Avrei potuto lasciare molto prima ma ho voluto lavorare fino all’età a cui lavorano la maggior parte degli spagnoli. Mi considero un privilegiato per essermi potuto godere la mia grande passione”. Ma a sorpresa, dopo aver ulteriormente ribadito questo concetto più volte, nell’ultimo capitolo della sua autobiografia ‘Vincere o perdere’ ha sostanzialmente riaperto la porta alla federcalcio iberica che tra qualche mese potrebbe prolungarli il contratto da selezionatore della Spagna: “All’Europeo mancano ancora sei mesi, ed è molto. Io sono un uomo della Federazione e devo mettermi nelle loro mani prima di prendere una decisione sul futuro. Quando parlerò con il presidente risolveremo tutto: le cose non si devono fare solo perché si vince o si perde”.
La Spagna, inserita nel Gruppo D di Euro 2016 con Turchia, Croazia e Repubblica Ceca, dopo l’Europeo dovrà disputare un durissimo girone di Qualificazioni per i Mondiali 2018, in cui sfiderà proprio l’Italia. E forse ci sarà ancora Del Bosque in panchina. L’ex allenatore del Real Madrid potrebbe rimanere anche per mancanze di grandi alternative. Perché né Guardiola né Benitez né Emery né Luis Enrique, i principali allenatori spagnoli, sembrano avere voglia di guidare la propria nazionale. Vicente Del Bosque, vincitore due volte della Champions League con il Real Madrid, con la nazionale della Spagna ha vinto il Mondiale nel 2010 e l’Europeo nel 2012.
