Spagna campione del mondo: Re Carlos ringrazia gli eroi del mondiale
L’ iter della prima coppa del mondo vinta dalla Spagna nella finale contro l’Olanda era già scritto. La prima tappa è stata al Palazzo reale di Madrid, la seconda al Palazzo della Moncloa dove ad attenderla c’era il premier Zapatero e infine a Puente del Rey dove comincierà la fiesta in una mare di tifosi.
Alle ore 18, il re Juan Carlos e la famiglia reale al gran completo (la regina Sofia e i Principi delle Austrie), tra il suono delle campane della vicina cattedrale dell’Almuneda, hanno accolto a braccia aperte i campioni del mondo nel palazzo delle colonne adibito come nelle più importanti delle occasioni per celebrare il fatidico momento storico.
Il primo abbraccio è stato per il capitano Casillas. Poi i complimenti di rito sono toccati al commissario tecnico Vicente Del Bosque, "Ha il suo merito, anche se non gli piace apparire" ha commentato il re. Dopo aver salutato ad uno ad uno gli eroi del continente nero, altri due regali abbracci spettavano di diritto a Carlos Puyol e Andres Iniesta, matatori rispettivamente nella semifinale della Spagna contro la Germania e nella finale contro l’Olanda. La regina Sofia, che a differenza del re a Johannesburg c’era ed ha anche festeggiato negli spogliatoi, insieme alla squadra, la vittoria contro i tedeschi, sfoggiava un vestito completamente rosso in onore dei colori della nazionale campione del mondo.
Dopo i complimenti è arrivato il momento del discorso: “Siete un esempio di sportività e di unità. Avete fatto vibrare tutta la Spagna. Avete realizzato il sogno di una nazione” Il capitano delle furie rosse ha regalato al monarca la maglietta della seleccion con l’immancabile scritta “campiones del mundo”. Subito dopo ha ceduto la coppa del mondo al re per la foto ufficiale. La visita al Palazzo reale si è conclusa nel modo più classico, con il re che inneggiava: “viva la seleccion, viva Espana”.
Davide Pecchia