video suggerito
video suggerito

“Spaccagli le gambe!”, la frase shock di un genitore. E la squadra esce dal campo

Interrotto un match tra Esordienti nel torinese dopo le urla di un genitore in tribuna. Con la tensione sempre più alta, l’allenatore avversario ha deciso di far uscire dal campo i propri ragazzi. “Ho detto massacrateli, ma in senso sportivo” si è giustificato l’uomo. E la polemica è continuata tra le due società.
A cura di Alessio Pediglieri
37 CONDIVISIONI

Siamo al punto di partenza, con la cultura sportiva che non è di casa proprio in una realtà in cui ci dovrebbe essere spazio solamente ad educare i più giovani al rispetto e ai veri valori da coltivare. Il tutto è accaduto durante una sfida tra ragazzini di categoria Esordienti, dodicenni, nel torinese nella sfida Venaus-Lascaris, dove è andato in scena l'indescrivibile. In preda ad un raptus improvviso, un genitore dalla tribuna da cui si stava seguendo il match, ha urlato al proprio figlio di ‘spezzare le gambe' agli avversari.

Immagine

Una frase esagitata, fuori controllo e senza giustificanti. Il risultato? Di fronte a tanto livore paterno, il tecnico della squadra avversaria ha fatto ciò che nessuno si sarebbe aspettato ma che tutti dovrebbero compiere: ha fermato il gioco e ha ritirato i propri ragazzi dal terreno di gioco.

La tensione che si stava registrando sugli spalti e che si stava riversando in campo ha portato il tecnico del Venaus a ritirare la sua squadra di ragazzini dal campo decidendo che non ci fosse nulla di educativo e di sportivo in quanto stava accadendo. Un contesto ludico, di sfida e confronto al'insegna dello sport non avrebbe mai potuto accettare un simile clima, intimidatorio e anti sportivo. E anche le giustificazioni del genitore sono apparse un tappo posticcio su una bottiglia oramai infranta.

Ho detto massacriamoli, ma intendevo dire a livello di gioco, non ho detto di spaccare le gambe ai bambini. Sono termini che si usano durante le partite di calcio, ma da lì è scoppiato il pandemonio con uno dei genitori del Venaus che è venuto verso le tribune per avere un contatto fisico con me, scatenando il parapiglia."

Scene indecorose a tutti i livelli e che sono proseguite anche tra le due società: la Venaus ha appoggiato ovviamente la scelta del proprio allenatore ma non sono mancate le critiche del club avversario: " Se interrompiamo le partite per ogni minima parola, è finita. Io dovrei farlo ogni sabato quando insultano i miei ragazzi, ormai è routine. Dopo il parapiglia tra genitori la cosa era finita lì" ha sottolineato nel post gara l'allenatore della Lascaris. Al quale ha risposto la Venaus con un comunicato ufficiale: "È apprezzabile che tu segua tuo figlio in una trasferta lunga. Ma non per insultare chi gli consente di giocare o di esibire dalla tribuna la tua sconfinata ignoranza danneggiando tutti".

37 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views