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Southampton, Hasenhüttl contro i videogiochi: “Sono come l’alcolismo e le droghe”

L’allenatore del Southampton ha parlato dell’uso eccessivo dei videogame da parte dei giocatori professionisti e le molte ore dedicate dai giovanissimi a quest’attività non sembrano per nulla piacergli: “È come l’alcolismo e la dipendenza da droghe, o qualcosa del genere”. Qualche giorno fa Hasenhüttl si era espresso anche sull’esonero di Claudio Ranieri da parte del Fulham: “Un peccato”.
A cura di Vito Lamorte
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Fino a qualche anno fa a risentire di più dei rimproveri per i videogiochi erano i bambini o i ragazzi in  età adolescenziale ma negli ultimi tempi i più grandi utilizzatori di sono i calciatori. Ralph Hasenhüttl, allenatore del Southampton, ha parlato dell’uso eccessivo dei videogame da parte dei giocatori professionisti e le molte ore dedicate dai giovanissimi a quest’attività non sembrano per nulla piacergli:

Ad essere onesti, è come l’alcolismo e la dipendenza da droghe, o qualcosa del genere. È qualcosa dalla quale si diventa dipendenti e bisogna assolutamente proteggere i calciatori; è qualcosa che dobbiamo fare come club. Proteggerli significa che abbiamo il compito di aiutarli a non passare troppo tempo sui videogame. Sarò sempre attivo in questa direzione.

Il tecnico austriaco ha lanciato questo appello in maniera decisa e ha affermato che c'è bisogna che i giocatori arrivino ad ammettere di avere un problema. Non tutti lo capiscono e le dichiarazioni che l’allenatore del Southampton ha rilasciato a SkySports sono molto forti:

Il gioco eccessivo è qualcosa a cui opporsi e lo farò, come ho fatto nel mio club precedente, al Lipsia. Abbiamo avuto qualche problema con qualche giocatore in passato: giocavano fino alle tre del mattino prima delle partite. Devi essere attivo e proteggerli da questo perché non si tratta di un piccolo problema.

Hasenhüttl sull'esonero di Ranieri: Un peccato!

Il tecnico del Southampton qualche settimana, in conferenza stampa, si era espresso sull'esonero dalla panchina del Fulham di Claudio Ranieri:

È sempre deludente quando arriva l'esonero di un collega. Penso che sia un allenatore simpatico e mi dispiace di non avere l'occasione di incrociare un gentiluomo come lui. È un peccato, ma è anche il nostro lavoro. Purtroppo se non ottieni risultati è difficile essere confermati.

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