Il sosia di Immobile che ama la pasta ai frutti di mare: 5 curiosità su Giuseppe Panico
Il nostro percorso nel calcio giovanile italiano, prosegue anche attraverso i vari protagonisti dell’ultimo Mondiale Under 20. Lui è Giuseppe Panico, attaccante, classe 1997, che nell’ultima stagione ha giocato con la maglia del Cesena. Di proprietà del Genoa, il giovane “bomberino” è nato ad Ottaviano, città della Campania proprio come Ciro Immobile, che però è di Torre Annunziata e che per tutti è il suo sosia.
Una stagione che pareva essere anonima la sua, ma che invece è riuscito a renderla speciale grazie al gol Mondiale vinto 2-1 contro la Francia che ha poi consentito ai ragazzi di Evani di accedere ai quarti di finale contro lo Zambia. Scopriamo quindi il profilo di questo nuovo talento italiano.
Dalle difficoltà familiari agli inizi al Genoa
Immobile viene da Torre Annunziata, Panico da Ottaviano. 12 km come un oceano fra due ragazzi che hanno vissuto storie con alcune analogie e tantissime differenze. Immobile è cresciuto nella sua terra fino all’età di diciassette anni, quando dal Sorrento si trasferisce alla Juventus. Panico, invece, ha dovuto lasciare la sua regione prestissimo per motivi familiari. All’età di cinque anni, infatti, il baby prodigio del Genoa approda in Lazio dove una famiglia di Latina decide di adottarlo.
Qui, si iscrive ad appena nove anni alla Polisportiva Sezze Latina nella quale, grazie anche al presidente Roberto Rossi, al primo allenatore Massimo Terella, viene accolto al meglio e allevato con grande cura e attenzione. Di lì Gino Bondioli, storico osservatore ultraottantenne del Genoa che segnalò fra gli altri il portiere Mattia Perin, lo scopre e gli fa fare un provino a Cogoleto, che gli consentì di disputare col Grifone due tornei, a Biella e a Cairo Montenotte. E’ bastata la rassegna piemontese per spazzare via ogni dubbio, Giuseppe fece gol al Manchester City e aiutò il Genoa a vincere il torneo.
Nel Genoa, un’ascesa inarrestabile
Alla prima stagione in maglia rossoblù, Panico conferma le qualità che avevano colpito tutti al provino di Cogoleto e durante i tornei: grinta, determinazione, senso del gol, coordinazione, agilità e dribbling. Guidato da Marcello Donatelli, nei Giovanissimi Nazionali realizza 24 gol in 27 presenze. Il Genoa crede in lui e nell’annata successiva viene inserito sotto età nella rosa degli Allievi Nazionali che riescono a qualificarsi per la final eight.
Panico sotto età segna sei gol durante una stagione vissuta nel segno del sacrificio dovuto al gap nella fisicità degli avversari. Il bottino complessivo è di dieci reti, considerando anche le quattro messe a segno negli Allievi Nazionali Lega Pro. In primavera il salto garantisce comunque ottimi dividendi con 19 reti e 4 assist in 44 gare fino agli scampoli di gioco in Serie A nel maggio del 2015 col Sassuolo e nell’agosto successivo col Palermo.
Analogie con Immobile e la Nazionale
Al Genoa non hanno mai avuto dubbi: Giuseppe Panico è il nuovo Ciro Immobile. Con l’attuale centravanti della Lazio e della Nazionale il baby di proprietà del Grifone condivide le origini e lo ricorda per movenze, collocazione tattica e soprattutto generosità in campo. L’accostamento riempie d’orgoglio Giuseppe che, però, con grande umiltà rifiuta qualsiasi pensiero sul futuro. Come Immobile, anche Panico si sta consacrando definitivamente con la maglia azzurra dell’Italia.
Per lui la gioia di essere stato convocato per disputare i Mondiali Under-20 dove ha fatto il suo esordio nella prima giornata della fase a gironi, giocando gli ultimi 6 minuti della partita persa per 1-0 contro l'Uruguay. Ricorderà sicuramente il suo primo gol nel torneo realizzata nell'ultima partita della fase a gironi pareggiata 2-2 contro i pari età del Giappone. Ma l’apoteosi arrivò negli ottavi di finale nella partita contro la Francia segnando il gol del definitivo 2-1 per gli azzurrini.
Il futuro dopo il Mondiale
Nell’ultima stagione, Panico ha giocato in Serie B con la maglia del Cesena. In prestito dal Genoa, il giovanissimo attaccante campano, ha totalizzato 15 presenze e 3 assist. Dopo il Mondiale sono circolate diverse voci, che vedevano il giovane Panico rientrare dal prestito e andare in ritiro con il Genoa di mister Juric. Al momento però questa ipotesi sembra essere stata scartata con l’eroe della gara contro la Francia che dovrebbe giocarsi ancora le sue chance di crescita al Cesena.
La società sarebbe intenzionata a voler tenere l’attaccante classe ’97 e confermare il prestito biennale deciso nel mercato scorso fra i due club. Panico è quindi pronto a vivere una nuova stagione e dovrebbe restare in Romagna e giocarsi le sue carte con il Cesena nella serie cadetta. Un campionato che magari giocherà da protagonista per convincere i liguri a portarlo quanto prima in Serie A.
L’infortunio e la voglia matta di ripartire
La forza, il coraggio e la voglia di raggiungere quanto prima il traguardo della Serie A, non la si vede solo in campo attraverso le prestazioni, i gol e la capacità di giocare di squadra. Panico infatti ha anche un carattere molto determinato. Non molla mai. Dopo un infortunio grave, che ha fatto pensare al peggio nel 2014, non ha mai smesso di credere al suo pronto recupero e rientro in campo. “Ricostruzione del comparto esterno del ginocchio destro”, il bollettino medico parlava chiaro.
Dieci settimane di stop. Ripartì subito, anche grazie ai tanti messaggi di vicinanza arrivati. Panico però, oltre alle sue doti di attaccante, nasconde un segreto per rendere al meglio in campo. Il suo piatto preferito è la pasta ai frutti di mare. Ma per coniugare al meglio il tutto, è sempre importante coltivare i propri hobby. Giuseppe è un appassionato di cinema e la sua pellicola preferita è “Il Gladiatore” di Ridley Scott. Un vincente, un duro, proprio come lui, che ha dimostrato di sapersi rialzare.