Sorteggio ottavi di Champions 2015: Juventus-Borussia Dortmund (foto)
Sarà dunque la squadra di Ciro Immobile a incrociare il proprio destino con la Juventus. L'urna di Nyon è stata abbastanza benevola ma il Diavolo ci ha messo la coda facendo incontrare i bianconeri con l'attaccante che fino a giugno avevano in mano e che poi hanno ceduto davanti ai soldi del club tedesco. una match che impegnerà molto gli uomini di Allegri che dovranno affrontare l'andata allo JStadium per poi giocarsi tutto in terra di Germania. Il Borussia non sta andando bene in campionato ma in Champions League i gialloneri di Klopp si tolgono spesso i vestiti da comprimari per dimostrarsi club di altissimo livello. Le altre sfide vedono un interessantissimo Manchester City-Barcellona e Psg-Chelsea. I campioni in carica del Real Madrid sfideranno lo Schalke04 mentre il Bayern Monaco affronterà lo Shakhtar Donesk. Chiudeono il tabellone Basile-Porto, Arsenal-Monaco e Bayer Leverkusen-Atletico Madrid.
Le date della doppia sfida e il commento di Nedved: "ce la possiamo giocare"
Appuntamento al 24 febbraio, Nedved: "C'è andata bene". La Juventus dunque affronterà il Borussia Dortmund e l'Uefa ha diramato anche le date in cui scenderanno i bianconeri contro i tedeschi. L'andata, a Torino – visto che la Juventus si è qualificata come seconda – si giocherà il prossimo 24 febbraio 2015, martedì. Il ritorno in Germania a Dortmund è invece in programma per il 17 marzo 2015. Intanto ha commentato l'abbinamento anche Pavel Nedved presente a Nyon quale rappresentante del club campione d'Italia. "E' andata di lusso? Di lusso no, però poteva andarci peggio. C'erano ancora in ballo Bayern e Real e allora preferiamo il Borussia Dortmund. Ma dovremo stare attenti, è una squadra molto forte. Ce la possiamo giocare a viso aperto, è una sfida quasi alla pari. Ci è andata bene, è una squadra con cui sentiamo di poterci giocare la qualificazione".
Senza Mkhitaryan e Reus. Per l'ex centrocampista e Pallone d'Oro bianconero, non sarà dunque facile ma la Juventus ha la possibilità di cullare il sogno ancora per un po' prima delle sfide con le vere e sole ‘big' di Coppa. "Ho grande ammiratore di Klopp, sono anche curioso di vedere a che livello siamo: in Italia ci siamo riconfermati ma a livello europeo vorremmo capire a che livello siamo e questa partita ce lo dirà. Nella loro squadra mi piace Mkhitaryan anche se Reus è un fenomeno, gli fa fare il salto di qualità". La speranza – che Nedved si tiene per sè – è che però i due giocatori non siano inseriti nell'undici titolare visti gli infortuni che ne hanno condizionato fin qui il cammino. Se il Borussia per febbraio non potesse schierarli, ovviamente, sarebbe un vantaggio ulteriore su cui giocare le proprie carte di qualificazione.
Sorteggio degli ottavi – live della diretta streaming da Nyon
12.20 – Ultima combinazione dall'urna di Nyon è Basilea-Porto. L'Arsenal sfiderà invece i francesi del Principato di Monaco con il transalpino Wenger che sfiderà una squadra del suo Paese. Lo Shakhtar Donesk giocherà agli ottavi contro i campioni di Germania del Bayern Monaco. Lo Schalke 04 incontrerà il Real Madrid per un remake dell'anno scorso
12.15 – Ecco la JUVENTUS che giocherà contro il BORUSSIA DORTMUND di Immobile. Bayern Leverkusen contro i campioni di Spagna e vice campioni d'Europa dell'Atletico Madrid di Diego Simeone. Manchester City secondo estratto. Gli Skyblues se la giocheranno con il Barcellona. Si inizia, Paris Saint Germain è la prima estratta dall'urna. Giocherà gli ottavi con Chelsea
12.08 – Si stanno spiegando le classiche condizioni di sorteggio e le modalità in cui verranno estratte le squadre con le prime qualificate che verranno sorteggiate con le seconde dei gironi (che giocheranno la prima partita in casa), non ci saranno almeno per gli ottavi i derby tra squadre di uguale nazionalità. La Germania domina in questa Champions League con ben quattro squadre in lista. La finale, poi, si disputerà a Berlino. Tutto fa capire come si debba evitare il pericolo tedesco da subito. Per la Juventus agli ottavi porta il nome del Bayern Monaco campione di Germania dove gioca Neuer, il portiere candidato al Pallone d'oro e il Borussia Dortmund dell'ex granata e capocannoniere di Serie A, Ciro Immobile. A Nyon tutto pronto, scorrono le immagini delle magnifiche 16 d'Europa e tra queste campeggiano anche i colori italiani della Juventus che aspetta il proprio destino per gli ottavi
11.58 – Manca pochissimo per sapere cosa il destino avrà in serbo per la Juventus campione d'Italia e unica nostra partecipante alla Champions League dopo lo scivolone in Europa League della Roma. A Nyon tutto è pronto e l'attesa è molta anche per sapere gli abbinamenti di tutte le magnifiche 16 che si sono qualificate per delineare l'ultima tratta della rotta che porterà alla finale di maggio a Berlino. Per i bianconeri i pericoli maggiori ovviamente arriveranno dalla Spagna, dall'Inghilterra e dalla Germania. La speranza è di ritrovarsi con un turno abbordabile per poter proseguire il più possibile in Europa a caccia di altri soldi oltre il ‘tesoretto' già conquistato fin qui e per giocarsi con un pizzico di buona sorte le proprie possibilità, in un tabellone dove ci sono 3-4 squadre decisamente meglio attrezzate.
Le scarpette autografate di Milito, eroe dell'Inter del triplete
Orgoglio e nostalgia. Le scarpette di Milito autografate, polvere di stelle della Grande Inter di Mourinho. Oggi l'ex Principe nerazzurro festeggia per la vittoria del titolo in Argentina alla guida del ‘suo' Racing, il club che lo ha lanciato alla ribalta del calcio internazionale.
I parastinchi di Robben, l'olandese volante
Arjen Robben, ala del Bayern Monaco, ribattezzato olandese volante per la sua velocità. Al Mondiale in Brasile la Fifa gli assegnò l'etichetta di calciatore ‘fulmine' per lo scatto che bruciò Sergio Ramos della Spagna.
L'attesa di Pavel Nedved della Juventus per il sorteggio degli ottavi
Tutto pronto per i bianconeri che si preparano a sfidare la propria sorte a Nyon prima di una delle possibili avversarie degli ottavi di finale di Champions League. Un obiettivo che è stato festeggiato con il pareggio a reti inviolate con l'altra ‘grande' del girone, rispettando i presupposti della vigilia che volevano i bianconeri protagonisti con i campioni di Spagna e vice campioni d'Europa per la qualificazione alla seconda fase. Non senza patemi e colpi a vuoto ma con la consapevolezza di poter ancora crescere e molto da qui all'appuntamento europeo del 2015. Massimiliano Allegri si è confermato Re di Qualificazione: dopo i rossoneri ha portato avanti anche gli ex rivali bianconeri, aprendo uno squarcio nel cuore di una tifoseria che quando seppe dell'arrivo dell'allenatore toscano gli riservò convenevoli ben poco ortodossi, tra contestazioni, striscioni contro, ironie e tanta diffidenza.
Formato Allegri. Non c'è più il furore agonistico dei tre anni contiani. Ne è nata una consapevolezza di saper gestire le partite, adattandosi anche all'avversario di turno, sapendosi confrontare, sfruttandone i difetti e tramutando i propri in pregi. Oggi, a distanza di una manciata di mesi e con la Juventus qualificata in Europa in un girone tutt'altro che facile, e sempre regina anche in Serie A, con numeri che parlano da soli, i tifosi juventini applaudono il loro nuovo allenatore, dimenticano Antonio Conte, ed elogiano le qualità di una squadra meno rabbiosa, più meditativa, meno irruenta, più concreta e speculativa.
Il merito maggiore è stato coinvolgere un gruppo che da tempo era abituato a vincere e che ha imparato a guadagnarsi il successo di 90 minuti in 90 minuti senza darlo per scontato. Non è cosa da poco, perché oltre allo zoccolo duro sono stati inseriti nuovi elementi che bene si sono adattati alla causa juventina, da Alvaro Morata a Pereyra, da Evra al giovane talento francese, Coman. Tutti con la medesima voglia e volontà di migliorare laddove si può, soprattutto in Europa da troppo tempo foriera di delusioni più o meno cocenti.
Contro chiunque, senza paura. Adesso il gioco si fa duro, ma la squadra sembra pronta al salto di qualità. Certo, l'avversario di turno farà pendere l'ago della bilancia anche in modo pericoloso perché la Juventus non è al momento tra le prime 4-5 squadre favorite per la vittoria finale. Se dovesse incontrare il Bayern, Il Barcellona, il Real Madrid o il Chelsea di questi tempi potrebbe pagarne pegno ma gli uomini di Allegri hanno capito da tempo che nulla è vietato. E con l'aiuto della società che potrebbe investire il tesoretto di circa 50 milioni di euro, a gennaio, proprio in vista Champions League, potrebbero arrivare nuovi giocatori di caratura internazionale.
Ci sarà di certo da sudare e da soffrire davanti alle palline di Nyon perché i pericoli ci sono e portano sulle spalle nomi importanti e soprattutto altisonanti grazie a campagne acquisti faraoniche e a stelle in rosa che in Italia non ci si può permetter da anni. Juventus Cenerentola? Giammai, ma un pizzico di buona sorte non verrebbe rifiutata dall'entourage bianconero che preferirebbe incontrare i pretendenti alla vittoria finale, più avanti nel percorso di Coppa provando a restarci il più a lungo possibile.
Real Madrid
Il Fenomeno tra i fenomeni. Il pericolo numero uno si chiama ovviamente Cristiano Ronaldo, il fenomeno portoghese che è in corsa per il Pallone d'Oro (detenendolo) sotto la sapiente direttiva d'orchestra di Carlo Ancelotti (anch'egli in corsa per l'allenatore dell'anno). Insomma, i Blancos sono gli avversari peggiori che i bianconeri possano incontrare. I numeri di Cristiano Ronaldo si aggiornano gara dopo gara e diventano sempre più incredibili per una squadra che dopo aver vinto la Decima, è tornata a dominare in Liga e si appresta a staccare anche il biglietto della vittoria nel Mondiale per club di fine anno. Con la doppietta segnata all'Almeria venerdì sera (successo esterno per 4-1), il campione portoghese è arrivato a quota 25 reti in campionato, realizzate in appena 15 gare di Liga. Numeri stratosferici che fino a questo momento stanno facendo impallidire i fenomeni dirimpettai del Barcellona. Da solo Ronaldo è stato capace di realizzare più gol dell'intero tridente catalano, composto da Neymar, Messi e Luis Suarez che hanno segnato insieme 24 reti, uno in meno dell'attaccante del Real Madrid.
Barcellona
Formato Champions con Sua Maestà Messi. Non come il Real, in questo momento, ma il Barcellona è più di un semplice cliente scomodo. I catalani di Luis Enrique peccano forse rispetto al passato di meno continuità di rendimento, gioco e risultati ma quando ritrovano la serata da"vecchi tempi" non ce n'è per nessuno.
Il PSG di Ibrahimovic ne sa qualcosa, uscito malconcio dall'ultimo confronto diretto al Camp Nou per 3-1 dove a segno sono andati a segno tutti i protagonisti del tridente azulgrana. in campo europeo, dunque, il Barça sa ancora farsi valere eccome, strappando per l'ottava volta consecutiva la qualificazione agli ottavi da prima del proprio girone. E con sua maestà La Pulce che è sempre più re di Coppa avendo abbattuto ogni record di reti segnate in Champions League. In Liga, qualche boccata d'ossigeno in più invece ha fatto allontanare il Barça dalla vetta. Pur attaccando per 90 minuti, la corazzata di Luis Enrique non va oltre lo 0-0 sul campo del Getafe sabato sera e andando a -4 dal real capolista.
Bayern Monaco
Da Pallone d'Oro e Campioni d'Inverno. E' la formazione che rappresenta al meglio la Germania campione del Mondo. E la creatura di Sep Guardiola sembra essere una formazione che non ha punti deboli su cui puntare il dito e rigirarlo nella piaga. Sia in Champions che in Bundesliga non conosce rivali: assoluta e incontrastata protagonista. Nel proprio girone basti chiedere alla Roma di Rudi Garcia, dimessa in Europa League anche per colpa delle due sconfitte rimediate con i bavaresi che in due partite hanno sommerso De Sanctis e compagni sotto una grandinata epocale di gol. Riproponendo in piccolo ciò che alla grandissima ha saputo fare la Nazionale in Brasile. Non è un caso, come non è un caso che il portiere del Bayern, Neuer, nonchè della Nazionale, è uno dei tre finalisti del prossimo Pallone d'Oro. Segno che anche in porta Guardiola ha solo il meglio. E in campionato tutto è divenuto ancora più facile con una cavalcata che ha laureato i bavaresi campioni d'Inverno, dopo sole 15 giormate: il vantaggio del Bayern Monaco sulla seconda in classifica, il Wolfsburg, è salito a 9 punti. Bayer Leverkusen e Borussia Moenchengladbach sono invece al terzo posto, assieme anche all'Augsburg, a quota 24.
Chelsea
Champions Blues per lo Special One. Come i vecchi tempi, con il Mourinho dei momenti migliori capace di ritornare a Londra, partire in modo pessimo, insistere e tornare quello vincente che Abramovich volle per portare i Blues tra i grandi d'Inghilterra e che ha richiamato per trascinarli anche in Europa. Con risultati che oggi danno ragione all'oligarca russo e alle scelte dell'incredibile Special Happy One. Che continua la marcia quasi in solitaria in Premier dove domina in pratica da inizio stagione e che, con la vittoria di sabato per 3-0 sull'Hull City ha mantenuto inalterate le distanze dai Citizens di Manchester fermi a -3. E in Champions, in un girone stradominato dagli inglesi, la banda londinese ha confermato con i fatti di avere numeri perfetti anche per provare a sbancare il jackpot di Champions League: 14 punti in sei gare, 17 gol fatti e soli 3 subiti, conil miglior attacco del torneo e la seconda migliore difesa (dietro solo al Real di Ancelotti)
Porto
Mina vagante d'Europa. E' la prima delle squadre di seconda fascia a livello di qualità per la Juventus. Un avversario ostico ma non impossibile che ha fatto bene in Champions League e sta facendo bene nel proprio campionato. Il Porto, è il solito gruppo con qualche stella in rampa di lancio, come il colombiano Jackson Martinez l'uomo-gol che risolve spesso le partite più delicate. Ha dominato nel proprio Girone in un gruppo non impossibile ma dimostrando gran quadratura in campo tanto da strappare il primo posto senza colpo ferire e in anticipo sui tempi. 14 punti, 16 reti fatte e 4 sole subite, questi i dati della formazione lusitana che si presenta al sorteggio di Nyon come una squadra tosta e compatta. In Premier Liga se la sta giocando con il Benfica, pagando pegno però, essendo in seconda posizione in classifica dopo 13 giornate.
Borussia Dortmund
Dottor Jeckyll e Mister Hide. Una squadra dai due volti. Pessima in Bundesliga dove ha fatto vedere il peggio del peggio e splendida realtà di Champions League. Per questo motivo i vice campioni d'Europa di due stagioni fa sono un gradino più in basso dell'elenco delle rivali bianconere. Klopp paga forse un certo appagamento di alcuni giocatori in campionato dove la classifica è tragica e vede i gialloneri nelle ultimissime posizioni in piena zona retrocessione. Un controsenso se si guarda al cammino di Coppa dove tedeschi hanno ancora una volta entusiasmato conquistando sena colpo ferire il primo posto nel proprio girone, in scioltezza, anche grazie a Ciro Immobile, il bomber arrivato direttamente da Torino (granata) e che Torino (bianconera) potrebbe incontrare agli ottavi di Champions.
Monaco
Principini con la voglia di diventare grandi. Primi nel proprio girone ma ultimi in elenco perché tra tutte le possibili avversarie i francesi sono i migliori che si potrebbe ritrovare la squadra di Allegri dall'urna di Nyon. I ragazzi del Principato, pur avendo perso Falcao e James Rodriguez, si sono ritrovati come squadra e hanno chiuso in vetta il girone battendo lo Zenit. Una prova d'orgoglio e di carattere anche se in campionato, sono lontani dalla vetta stradominata dal trio Lione, Paris Saint Germain e Marsiglia. Non è certamente una macchina da gol, solo 4 segnati anche se la difesa registra una 1 rete al passivo. Anche la qualificazione è arrivata per i capelli, all'ultimo con tre vittorie dopo due pareggi e una sconfitta, all'ultima giornata da primi della classe anche grazie al pareggio del Leverkusen.