Sorteggi Champions League 2018-19, tutti dietro il Real. Chi segnerà il gol numero 8000?
Quindici nazioni e un sogno chiamato Champions League che prende il via con il sorteggio della fase a gironi (ore 18, a Montecarlo). Tutte dietro alla Spagna, prima nel ranking per il sesto anno di fila. E tutti dietro al Real Madrid, alla ventiduesima partecipazione consecutiva, record nell'era della Champions League, la prima del post-CR7. Nella stagione che porta alla finale del Wanda Metropolitano, Madrid per la prima volta parte con due squadre ai primi due posti del Ranking Uefa. Due indizi che fanno una prova?
I primati del Real Madrid
Da quando la Coppa Campioni ha cambiato nome, nel 1992, in 25 stagioni la Spagna, le cui squadre raggiungeranno quest'anno le 850 partite (prima nazione a toccare questo traguardo) ha raccolto 85 partecipazioni fino al 2018. Barcellona e Real inizieranno, insieme al Porto, la campagna numero 23: primato condiviso in Champions. Tuttavia, solo le merengues di Lopetegui, culmine di un giro di novità in panchina fra le big d'Europa, hanno giocato più di 250 partite e raggiunto già le 150 vittorie. Unica formazione con oltre 500 gol segnati e più di 250 subiti, il Real è in Champions da 22 anni di fila, altro record, e non è mai uscito nella fase a gironi. Ma ha perso il bomber capace di firmare le tre stagioni più prolifiche di sempre, l'uomo da 450 in camiseta blanca, il miglior marcatore di sempre nella storia della Champions. Le iniziali e il numero sono ormai il brand più conosciuto e ricco del calcio mondiale.
CR7 e Messi, il duello continua
Venti reti separano questo campione brand, Cristiano Ronaldo naturalmente, e Leo Messi, gli unici ad aver superato la tripla cifra dal 1992. Centoventi i centri del portoghese in 157 presenze, secondo solo a Iker Casillas per partite giocate, 100 in 125 partite per Messi, che ha avuto bisogno di meno partite rispetto a Ronaldo per raggiungere questa soglia. Entrambi hanno segnato 60 gol nella fase a gironi e hanno realizzato più triplette di tutti, sette a testa, ma l'argentino è uno dei soli due giocatori (l'altro è Luis Adriano nel 7-0 dello Shakhtar Donetsk a Borisov del 2014) a segno 5 volte in 90 minuti, vittima il Bayer Leverkusen nel 7-1 del 2012.
Quando Messi è andato in gol, il Barcellona ha perso in appena tre occasioni. Ronaldo, che ha dovuto aspettare 30 partite per il suo primo gol nel torneo, ha completato marcature multiple in 34 partite ed è il primo ad aver segnato 50 gol nelle fasi a eliminazione diretta e ad aver timbrato in tre finali. Unico in gol per 11 partite di fila, Cristiano Ronaldo affronta la Champions 2018-19 con la sua terza squadra dopo Manchester United e Real Madrid. La Juventus, ironia della sorte, è anche la sua vittima preferita: i dieci gol segnati ai bianconeri non hanno eguali per Messi, che non ha mai segnato così tanto contro una singola avversaria.
Chi segnerà il gol numero 8000?
L'anno scorso, nel ritorno della semifinale contro il Bayern, Karim Benzema ha firmato il gol numero 7900 nella storia della Champions League, da quando la manifestazione ha preso questa denominazione. Una storia iniziata con la fuga di Daniel Amokachi che dopo 17 minuti aggira l'uscita del portiere del CSKA Mosca e firma a porta vuota, dal limite, il gol vittoria del Bruges. Ha appena segnato il primo gol nella storia della Champions League: è il 25 novembre 1992.
Nelle 2908 partite giocate finora, di reti se ne sono viste 7912. La Champions League, infatti, in media non regala partite ricche di gol: si registrano infatti 316 pareggi per 1-1, il punteggio più frequente, 305 vittorie per 1-0, 258 per 2-1 e 240 per 2-0. Sono 233 i match senza gol. All'opposto, resta memorabile l'8-4 del Borussia Dortmund sul Legia Varsavia del 2016, record assoluto di gol in Champions e secondo match più prolifico di sempre, considerando anche la Coppa dei Campioni, dietro solo al 12-2 del Feyenoord sugli islandesi del KR del settembre 1969.
Nella prima partita con otto marcatori diversi nella storia della Champions League, i tedeschi diventano la quarta squadra dopo Liverpool (8-0 al Besiktas nel 2007), Monaco (8-3 al Deportivo La Coruna nel 2003) e Real Madrid (8-0 al Malmo nel 2015) a segnare otto reti in novanta minuti. In Europa, non si vedevano 12 gol in una sola partita dal 14-0 dell'Ajax sui lussemburghesi del Red Boys Differdange in Coppa Uefa il 3 ottobre 1984. Le ultime due edizioni della Champions hanno visto la media gol salire per la prima volta oltre le tre reti a partita (3.04 nel 2016-17, 3.21 la scorsa stagione): chi segnerà quest'anno il gol numero 8000 nella manifestazione?
L'Italia in Champions League
L'Italia è la terza nazione, dietro l'Inghilterra, per partecipazioni in Champions, 70 spalmate in 26 stagioni dal 1992. In quarantotto occasioni, un'italiana ha raggiunto la fase a eliminazione diretta: la Juventus è l'unica delle squadre di Serie A ad aver giocato 60 partite dopo i gironi. Ventotto le italiane nei quarti di finale, quarta nazione per presenze a questo livello della manifestazione dietro Spagna, Inghilterra e Germania, spinta dalle 17 qualificazioni ai quarti del Bayern Monaco. Undici i quarti di finale giocati dalla Juventus, primatista fra le italiane, che in sette occasioni ha centrato la semifinale.
L'Italia, in questa prima stagione con la nuova formula, punta a portare per la prima volta nella storia quattro squadre nella fase a eliminazione diretta: il record rimangono le tre, Inter, Juventus e Milan, del 2003. Complessivamente, sono 651 le partite giocate dalle squadre italiane in Champions, con 288 vittorie, 177 pareggi e 186 sconfitte, con 945 gol fatti e 740 concessi. La Juve ha giocato più match di tutti, 180 con 87 successi e 50 pareggi, anche se il Milan resta l'italiana più titolata (3 vittorie).
L'Inter prepara la dodicesima campagna in Champions League, forte di 50 vittorie in 105 partite. Ai nerazzurri, poi, mancano due gol per toccare quota 150 nel torneo. Undicesima presenza, infine, per la Roma, che ha raggiunto le 32 vittorie in 91 partite. I giallorossi hanno guadagnato 16 posizioni nel ranking Fifa e potrà salire ancora. Nel 2013-14, stagione che non sarà più calcolata nel computo della classifica, la Roma non era in Europa. I giallorossi potrebbero così rientrare nelle prime 20 squadre d'Europa.