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Soriano e i suoi fratelli: quando il calciomercato fa flop

Soriano sfumato al Napoli e De Gea al Real Madrid sono i due casi più clamorosi dell’ultima sessione di trasferimenti estiva. Ma ogni volta, all’ultimo secondo c’è sempre il rush finale che può finire bene (come Milito nel 2008) o male (come Kasami nel 2013)
A cura di Alessio Pediglieri
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L'imbarazzante colpo a vuoto che ha visto protagonisti il Napoli, la Sampdoria e il centrocampista Roberto Soriano che ha caratterizzato gli ultimi istanti el calciomercato estivo non è – purtroppo – un caso isolato. Sempre nella storia delle trattative last minute è accaduto il classico imprevisto che ha fatto saltare l'affare, con lo sconcerto e la rabbia dei coinvolti. Questa volta sono state le lungaggini contrattuali imposte dal presidente De Laurentiis per perfezionare gli accordi sui diritti d'immagine ad aver impantanato il tutto offrendo il fianco ad un vero e proprio giallo con relativi collegamenti internet ed email a rilento.

Beffa Soriano – Fatto sta che chi è uscito peggio da tutto ciò è stato proprio il Napoli che ha seguito Soriano per tutta l'estate, lavorando ai fianchi di un Ferrero convinto solamente alla fine, con la proposta che vedeva nelle casse blucerchiate oltre 13 milioni e per Walter Zenga, Camilo Zuniga esterno basso che poteva tornare utile alla causa doriana. Invece, nulla di fatto: con conseguente rabbia da parte dei tifosi e una figuraccia che ha già fatto storia.

De Gea, sfuma il Real – Ma il Napoli non è il solo a sentirsi beffato. E' in buona compagnia, con il Real Madrid dell'ex Benitez che ha visto sfumare l'affare De Gea con lo United, dopo aver raggiunto l'accordo con i Red Devils per 30 milioni di euro. Alcuni dettagli contrattali sono stati cambiati all'ultimo minuto ed hanno impedito la consegna dei documenti entro la mezzanotte. Con lo scontento di tutti.

Milito e quel contratto che cambiò la storia – Come quando il procuratore di Diego Milito, Federico Pastorello lanciò letterlamente all'interno dell'ufficio della Lega Calcio che stava chiudendo i battenti, il contratto di un giocatore che cambiò le sorti del calcio italiano: l'argentino nel 2008 passò al Genoa per poi diventare l'Eroe del Triplete nerazzurro nel 2010. O come l'anno scorso quando allo scoccare delle 23, il Palermo riuscì comunque e far convalidare il contratto di Joao Silva perché – come sostenne l'ufficio legale rosanero – i contratti validi sono quelli arrivati entro le 23:00:59.

La rabbia di Raiola, la fortuna della Lazio – L'intraprendenza personale però non basta a volte davanti a disguidi di natura tecnica e tecnologica come capitò a Raiola nel 2013 che non riuscì a far arrivare in tempo i documenti per il trasferimento di Kasami dal Fulham al Pescara o come quando saltò la trattativa per Felipe Anderson con la Lazio di Lotito complice un fax che in Brasile smise di funzionare e trasmettere le carte. Nel primo caso, Kasami non mise mai piede in Italia, nel secondo Anderson non fu perso dai capitolini che rimandarono solo di qualche mese l'acquisto dell'attaccante sudamericano.

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