Sono Zlatan e il freddo mi fa un basso. Ibra a spasso nudo nella neve
Niente può fermare Ibrahimovic. Nemmeno le temperature polari, il ghiaccio e la neve. Zlatan ironman, uomo d'acciao che sfida e intemperie e il clima rigido a dorso nudo, senza nulla addosso che non sia un boxer. Come ha pensato di festeggiare il Natale il campione svedese? Alla sua maniera, perché il calciatore del Manchester United non è come gli altri. E allora ha deciso di concedersi un tuffo nella neve… Sì, proprio così: s'è svestito del tutto, ha tolto anche le scarpe e nemmeno ha provato a proteggere almeno i piedi con le scarpe. Nulla.

Ibra se n'è andato a spasso su un manto soffice e bianco, ha fatto una corsa incurante del fatto che quella neve gli restasse attaccata ai polpacci, incurante che gli potesse venire un accidente… ma lui è Zlatan mica uno qualunque?
José Mourinho lo ha voluto anche per questo: non perché corre come un matto nella neve ma per la tenacia che ne fa di lui un campione, il calciatore che con la sua esperienza (e la grande tecnica) sfida (e batte) le intemperie del tempo e l'incedere dell'età. E' grazie a lui se i Red Devils possono ancora cullare il sogno di agganciare la zona Champions in Premier. E' grazie a lui se in Europa League c'è ancora una chance di portare a casa un ‘titulo'.
Quanto incide Ibra sullo United? Tanto. Basta dare un'occhiata al suo trend di rendimento: 25 partite, 16 gol. Devastante, in particolare se l'attenzione si sofferma sul campionato: 16 match e 11 gol per un totale di 1440 minuti giocati. Come fai a rinunciare a un calciatore del genere? Appunto, lo tieni con te e basta. Magari anche dopo che la sua carriera di giocatore sarà finita. Secondo i tabloid lo svedese potrebbe entrare a far parte dello staff tecnico di José Mourinho: una volta concluso il suo contratto da atleta, potrebbe essere l'uomo guida ideale per i ragazzi del settore giovanile.