Sondaggio dal Brasile: Sesso prima delle partite? Si può

Quando spunta la luna e bacia il mare pure i campioni dimenticano per qualche ora lo stress delle partite, l’obbligo di fare risultato, i calci presi e dati, i gol fatti e mangiati, le urla del tecnico e le botte degli avversari. Quando spunta la luna tra le tende, la luce malandrina è complice di scappatelle e flirt di una serata, avventure a pelo d’acqua, tra cosce e lenzuola, giarrettiere e reggicalze chic. Bambole procaci e voglia matta di trasgressione fanno da corredo al gossip che si scatena intorno ai calciatori. Nel 1974 l'Olanda di Cruijff spalancò le porte del ritiro alle donne e urlò in faccia ai bacchettoni del pallone che il sesso prima di una gara agonistica può avere effetti positivi, soprattutto per lo spirito. Sempre meglio della scappatella, delle imboscate del mister e delle arrampicate pericolose. Ma quelli erano altri tempi e la libertà dei costumi era troppo per i tabù dello spogliatoio. E se oggi per i calciatori brasiliani – come testimonia un sondaggio pubblicato dal sito Uol – non è un problema avere rapporti sessuali prima delle partite (il 65% s'è espresso a favore), il ‘dietro le quinte' dei ritiri e del mondo del calcio è ricco di novelle licenziose.
Niente sesso, siamo inglesi… Qualche anno fa il Partito Conservatore inglese la incoronò eroina ambientale. Ha prestato il suo volto (e il suo corpo) per sensibilizzare l’opinione pubblica su inquinamento e surriscaldamento globale. Ha avuto l’onore, ma s’è tolta anche lo sfizio, di vedere il proprio nome nella Tories List, accanto a Carlo d’Inghilterra. Lei è Keeley Hazel, una che sulla terza pagina del “Sun” c’è finita pure per le campagne di pubblicità progresso: cose del tipo, spegni la luce e risparmia energia. Il tabloid britannico la scelse perché aveva gli argomenti giusti: occhi nocciola languidi e ammiccanti, labbra che disegnano sul viso un sorriso intrigante da lolita d’Oltremanica e forme capaci di scuotere il proverbiale aplomb inglese. Vitino da vespa, fianchi generosi ma contenuti, seno sodo e prosperoso… insomma, una che ha le idee chiare e sa il fatto suo. Abbastanza da alzare attenzione e indice di gradimento dei media per le chiacchiere pruriginose sbattute in prima pagina da amicizie particolari e avventure sentimentali hot. Per lei Wayne Roonie, il bomber del Manchester e della Nazionale, ha rischiato di mandare a carte e quarantotto il matrimonio con la fidanzata di allora Coleen (oggi sua moglie), già costretta a ingoiare le confessioni di una prostituta che raccontava delle performances amorose del campione dei Reds Devils. Per lei Joe Cole, ai tempi del Chelsea di Mou, tirò fuori il pezzo migliore del suo repertorio di ala tuttofare: velocissimo, dentro e fuori dal campo, il giocatore dei Blues saltò dalla finestra e sfruttò la rapidità delle gambe per sfuggire alle ire del fidanzato della modella glamour e fedifraga.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. In quella serata galeotta nel pub c’era anche John Terry, il capitano dei leoni londinesi che tra le lenzuola è abituato a menare le danze come sul rettangolo verde. Lui, padre dell’anno nel 2009, fece vacillare perfino uno testardo come il cittì Fabio Capello per quel pasticciaccio brutto di cosce all’aria e storie di corna combinato all’amico Wayne Bridge. Lui gli stringeva la mano, la compagna Vanessa Perroncel gli stringeva le gambe attorno ai fianchi… Abituato a sfuggire alla morsa degli avversari, il buon vecchio John perse il pelo ma non il vizio e si fece beccare in fallo di fuorigioco con un’altra wag della Premier League, questa volta sposata e madre di tre bimbi.
Oui, monsieur. Et voilà la fotogenica e tutto pepe Zahia, la escort maggiorata, ma minorenne, di stanza in un locale alla moda lungo i Campi Elisi che mise nei guai Govou, Ribery e Benzema costretti ad abbassare la cresta dinanzi al rischio di finire dietro le sbarre per essere stati a letto con una ragazza a cui chiedere il documento d’identità sarebbe una vera scortesia, un’imperdonabile mancanza di fiducia. Come si fa a non essere galanti con una jeune fille très jolie? Tre anni di galera e 45mila euro di multa per un baciamano un po’ ardito… mais no, monsieur perché la biondina subito dichiarò alla buoncostume transalpina di aver fatto credere ai tre calciatori di aver superato l’età del candore e del pudore. Pericolo scampato? Forse. Ma la tentazione è dietro l'angolo.