Sirigu: “Penso sempre ad Astori, il magone c’è, lo immagino con Mondonico”
Salvatore Sirigu ha rilasciato una splendida intervista al ‘Corriere della Sera’. Il numero uno del Torino è un leader, ma in generale è un giocatore molto apprezzato, e anche in Nazionale ricopre un ruolo importante. Qualche anno fa è stato il vice di Buffon ora lo è di Donnarumma, un ruolo tutt’altro che marginale. L’ex portiere del Psg ha elogiato Gigio e anche Perin:
Donnarumma occupa in modo incredibile lo spazio, è esplosivo sul breve, forte, concreto, ha grandi qualità, ma può ancora migliorare. Perin invece ha doti tecniche e caratteriali notevoli, è stato straordinario nell’affrontare gli infortuni e ripartire. Sta conquistando quello che merita.
Il portiere ha parlato naturalmente del Toro che vuole ritornare in Europa: “Stiamo trovando un equilibrio che ci è mancato in passato, possiamo e dobbiamo migliorare” e del suo tecnico Walter Mazzarri che poche settimane non è stato tanto bene, adesso il peggio è passato e l’allenatore livornese è tornato a guidare i suoi:
Con Mazzarri si è creato un legame d’affetto. Sa essere anche molto duro, a me va bene così. E ai più giovani dico: ‘gli insegnamenti di questo allenatore serviranno per tutta la carriera’, si cresce con la sincerità e non il perbenismo.
A livello personale il 2018 calcistico di Sirigu è stato più che buono, ma in questo anno il portiere ha vissuto due momenti dolorosi perché ha perso un caro amico, Davide Astori, e un vecchio maestro, Emiliano Mondonico, con loro ha condiviso una stagione alla Cremonese:
Un magone che non passa. Sono stati due momenti difficili: come un pugno che ti sveglia e ti addormenta. Davide l’ho conosciuto quando avevo 17 anni, siamo cresciuti insieme e andammo in prestito alla Cremonese di Mondonico. Parlavamo spesso del mister, di quando ‘rispondevo’ alle sue critiche buttando i palloni fuori dal campo d’allenamento. La morte di Davide è stato un duro colpa, una cosa che non riesco a spiegarmi. Ci penso ogni giorno. Ora spero che Davide e Mondonico siano insieme e si facciano una bella risata, pensando a un povero deficiente che è rimasto qui.