Sir Alex Ferguson è tornato a casa. E vuole essere di nuovo a Old Trafford

Sta bene, cammina ed è felice di essere tornato a casa. E' così che il tabloid ‘The Sun' racconta le ultime notizie sulle condizioni si Sir Alex Ferguson che, a distanza di un mese dal ricovero e dall'operazione d'urgenza, è stato dimesso dall'ospedale: l'emorragia cerebrale che aveva indotto i medici all'intervento immediato è solo un brutto ricordo, il paziente ha affrontato una lunga convalescenza – durante la quale è stato tenuto sotto stretto controllo – e adesso può tornare alla vita normale. Un sospiro di sollievo per i familiari, gli amici, i tifosi e per tutto l'ambiente del Manchester United che ha nel ‘baronetto' 76enne un'icona, una pietra miliare nella storia del calcio di Old Trafford e inglese.
Massimo riserbo, rispetto della privacy hanno scandito le ultime settimane: dal decorso post-operatorio fino al via libera concesso dai medici perché lasciasse il nosocomio. Ferguson s'è ripreso del tutto e ha già fissato una data sul calendario: 1° agosto, vuole essere allo stadio per assistere alle partite del suo Manchester United. Una fonte a lui vicina ha rivelato ai tabloid come l'ex manager sia tornato a casa in buona forma e ottimo umore. Pericolo sventato, Sir Alex che anche nel letto dell'ospedale mai ha smesso di pensare alla propria passione: il calcio.
"Che cosa ha fatto il Doncaster? Per la finale della Coppa d'Inghilterra non credo di farcela, ma per quella di Champions a Kiev ci sono possibilità?". Così s'era rivolto ai medici Ferguson, risvegliatosi dal coma farmacologico. Aveva chiesto del Doncaster, la squadra allenata da suo figlio, e poi scherzato sulla possibilità di salire a bordo dell'aereo per recarsi in Ucraina e vedere lo spettacolo tra Real Madrid e Liverpool… meglio per lui non esserci andato, sarebbe impallidito dinanzi alle papere clamorose di Karius.