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Sinisa Mihajlovic ha lasciato l’ospedale, il terzo ciclo di cure è finito

Un post su Instagram della moglie, Arianna Rapaccioni, ha dato la bella notizia. “Più bella cosa non c’è”, ha scritto la donna a corredo di una foto molto incoraggiante. Sinisa Mihajlovic ha lasciato il Reparto di Ematologia dell’ospedale Sant’Orsola intorno alle 12.30: il terzo ciclo di cure alle quali il tecnico del Bologna s’è sottoposto è terminato.
A cura di Maurizio De Santis
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Un post su Instagram della moglie, Arianna Rapaccioni, ha dato la bella notizia. "Più bella cosa non c’è, ritorna a casa", ha scritto la donna a corredo di una foto molto bella. Sinisa Mihajlovic ha lasciato il Reparto di Ematologia dell'ospedale Sant'Orsola intorno alle 12.30: il terzo ciclo di cure alle quali il tecnico del Bologna s'è sottoposto è terminato. Un'altra piccola vittoria nella battaglia contro la leucemia che lo ha colpito e costretto a defilarsi rispetto all'impegno con i rossoblù. Un sorriso e un bacio alla consorte, le dita per mimare il segno della vittoria: è così che l'allenatore s'è mostrato all'uscita del padiglione 8 del nosocomio dove è rimasto ricoverato fino alle dimissioni autorizzate dallo staff medico.

Dall'ospedale alla panchina, mai ha rinunciato al ‘suo' Bologna

Nella giornata di giovedì sarà presente a Casteldebole per l'allenamento. Sarà in panchina in occasione del derby emiliano con il Parma? Non è certo perché, come sempre, servirà avere il via libera da parte dei dottori che stanno seguendo l'evoluzione della terapia e il percorso specialistico previsto per aiutare la guarigione di Mihajlovic, affetto dalla leucemia. Il tumore del sangue che lo aveva aggredito alimentando paura e sconforto – quando seppe qual era la causa del malessere e lo comunicò in conferenza stampa era distrutto – non ne ha fiaccato lo spirito combattivo.

La partita più importante di Sinisa: vincere contro la leucemia

"Guerriero", così lo hanno definito le figlie – Virginia e Viktoria -, i tifosi (non solo quelli rossoblù), i calciatori, gli ex compagni di squadra. E da ‘guerriero' è rimasto al fianco dei ‘suoi ragazzi' che ha sempre seguito negli allenamenti. Sia pure da lontano. Sia pure da remoto, attraverso l'ausilio della tecnologia. Sia pure dal letto d'ospedale dove sta giocando la partita più importante della sua vita contro una malattia ‘silente' che lo ha aggredito alle spalle nemmeno fosse uno degli avversari più duri che entrano in tackle sulle gambe. Quand'è stata l'ultima volta che Sinisa è sceso in campo assieme al ‘suo' Bologna? È successo per due volte di finale abbastanza di recente: contro la Lazio (in casa, al Dall'Ara), quando i tifosi felsinei e capitolini si trovarono uniti in pellegrinaggio e in preghiera, e poi la Juventus (in trasferta, All'Allianz Stadium), l'una di seguito all'altra (compresa la pausa di campionato per gli impegni della Nazionale).

❤️ Più bella cosa non c’è ….❤️ Back Home ❤️

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