Simpson playboy, Huth burlone e Vardy racconta barzellette: il backstage delle Foxes
Cosa c'è dietro le quinte del miracolo Leicester? Aneddoti a parte sulla storia di Vardy e sul valore economico della rosa a disposizione di Ranieri, a raccontare qualche dettaglio de backstage delle Foxes è l'attaccante, Andrej Kramaric. In Inghilterra vi è rimasto per pochi mesi, a gennaio scorso è stato ceduto in prestito all'Hoffenheim (in Bundesliga) e da allora ha iniziato a seguire da lontano le vicende della squadra di cui – nonostante tutto – si sente ancora parte integrante. "Lunedì scorso stavo guardando anch'io la partita del Chelsea – ha confessato all'edizione online di 24Sata, giornale croato – ed ero in contatto coi ragazzi via chat. Eravamo tutti convinti che i Blues sarebbero riusciti a pareggiare perché stavano disputando una grande partita, come se fosse una finale. In quei momenti c'era la sensazione che il mondo intero facesse il tifo per il Leicester e sono molto contento".
Kramaric non è mai riuscito a impressionare abbastanza Ranieri da meritare la conferma, del resto aveva dinanzi un Vardy incontenibile. Appena due le presenze in campionato e 3 in Capital One Cup (1 gol, al Bury) per un totale di 234 minuti giocati: troppo poco per la punta 24enne che ha scelto di andare in Germania pur di avere maggiore spazio. Qualche dettaglio sulla vita dello spogliatoio, però, lo regala: "Danny Simpson è sicuramente playboy della squadra, le ragazze lo adorano e sono innamorate di lui. N'Golo Kanté ha una resistenza fisica incredibile, potrebbe correre una maratona. Macina chilometri come se mangiasse una fetta di torta… Poi c'è Huth, uno al quale piace scherzare così come Vardy che, quando qualche volta le cose non andavano per il verso giusto, raccontava una barzelletta per tenere su il morale".
Elogio della normalità: niente grilli per la testa, solo tanto lavoro e applicazione. Il segreto del successo del Leicester è semplice: "E' una delle migliori squadre in cui ho giocato – ha aggiunto Kramaric -. Ulloa mi ha aiutato a trovare casa e a inserirmi nell'ambiente. Inler mi portava al ristorante turco. Wes Morgan è il capitano che non alza la voce, un grande esempio di come comportarsi, Christian Fuchs è molto intelligente e non ho mai giocato con un giocatore più potente di Jeffrey Schlupp".
