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Simone Pepe chiamato a testimoniare per Udinese-Bari del 2010

L’infaticabile Palazzi continua ad indagare. Il super procuratore sentirà, nel giro di sette giorni, 37 tesserati. Tra questi anche Miccoli, Gillet, Viviano e Pepe.
A cura di Alessio Morra
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L'infaticabile Palazzi continua ad indagare. Il super procuratore sentirà, nel giro di sette giorni, 37 tesserati. Tra questi anche Miccoli, Gillet, Viviano e Pepe.

Il procuratore Palazzi, in tempi record, ha concluso il primo processo sul calcio scommesse del 2012. Nei prossimi giorni la Disciplinare, presieduta da Artico, emetterà la sentenza per i tesserati e le squadre che non hanno chiesto il patteggiamento. Il super procuratore federale non si è fermato e sta continua a lavorare a ritmi serrati. A Roma, da oggi al 14 giugno, verranno ascoltati trentasette tesserati. Tra loro ci saranno anche Fabrizio Miccoli, Emanuele Viviano e Simone Pepe, coinvolto da Masiello per l’incontro Udinese- Bari del 2009/2010.

Udinese – Bari 2009/2010 – Oggi ripartono gli interrogatori della Procura Federale. Palazzi vuole capire cosa c’è dietro a Palermo – Bari e Bologna – Bari del campionato 2010/2011. Tra gli altri saranno interrogati Miccoli, Almiron, Bentivoglio, Gillet, Portanova, Gimenez e Viviano. Ma, l’inchiesta arriva anche al campionato 2009/2010. La partita sotto la lente d’ingrandimento è Udinese – Bari, finita 3 – 3. Per questo è stato convocato per mercoledì 13 anche il calciatore della Juventus Simone Pepe, che all’epoca dei fatti era un calciatore dell’Udinese. Secondo gli inquirenti il match giocato al ‘Friuli’ battezzò l’unione tra Andrea Masiello e la comitiva barese. Le informazioni su questo incontro sono di prima mano, visto che le ha date proprio l’ex difensore del Bari, che ora si è pentito.

Pepe rifiutò la combine – Masiello ha tirato in ballo Pepe e Bonucci. I due calciatori, campioni d’Italia con la Juventus, disputarono entrambi quell’incontro. Pepe, che giocava con l’Udinese, sarebbe stato il contatto nello spogliatoio friulano per taroccare la partita, l’esterno romano rifiutò la combine. Sempre secondo Masiello. Bonucci, che ha già negato ogni addebito, accettò la proposta di Masiello, insieme a Belmonte, Parisi e a Salvatore Masiello, che, secondo il suo omonimo Andrea, contattò Pepe.

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