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Simeone pesca il jolly Correa, l’Atletico ferma il Barça. E Messi si fa male.

Pareggio giusto per 1-1 al Camp Nou. I Colchoneros danno scacco ai blaugrana con una classica esibizione delle strategie di Simeone. L’uscita della Pulce per infortunio e soprattutto Busquets, che sbilancia il Barça, fa il resto. Il Cholo ringrazia Correa e guadagna un punto meritato.
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Dopo il Leganes, anche l'Atletico Madrid blocca il Barcellona al Camp Nou. I Colchoneros danno scacco ai blaugrana con le stesse strategie vincenti l'anno scorso in Champions. Chiusura funzionale delle linee di passaggio nella propria trequarti, occupazione del centro e ripartenze veloci. L'uscita di Messi (risentimento all'inguine, la Pulce frena mentre scatta e s'accascia dolorante) e soprattutto Busquets, che sbilancia il Barça, fa il resto. Simeone pesca il jolly Correa dalla panchina e guadagna un punto meritato. Complessivamente, si vede dal grafico delle conclusioni, l'Atletico ha tirato meno (simboli a sinistra), ma da posizioni più centrali e dunque mediamente più pericolose rispetto ai blaugrana che non hanno tradotto la quantità di conclusioni in effettiva pericolosità.

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Il precedente – Come nell'ultima sfida al Camp Nou, in Champions League lo scorso aprile, Simeone conta su un sostanziale 4-4-2 in fase di non possesso con tutta la squadra sotto la linea della palla. Il primo tentativo di conclusione del Barcellona, come gran parte dei tiri del Gijon nell'ultima giornata di Liga, confermano il valore della difesa del Cholo: la squadra non va a pressare alta, ma è sempre attenta a prendere posizione per chiudere le linee di passaggio e costringere i blaugrana a far circolare il pallone per vie esterne. Si spiegano così i soli 6 tackle tentati e i 14 rilanci dei Colchoneros nei primi 25′ di partita.

Il 4-4-2 compatto dell'Atletico in fase difensiva. I Colchoneros non aggrediscono gli avversari, chiudono le linee di passaggio
Il 4-4-2 compatto dell'Atletico in fase difensiva. I Colchoneros non aggrediscono gli avversari, chiudono le linee di passaggio

E' un'idea che Simeone ha ripreso da Bielsa, imitato anche da Berizzo o Pochettino. In questo modo l'attaccante, che non ha il difensore immediatamente addosso da dribblare, finisce spesso per tentare una conclusione affrettata o in ogni caso per liberarsi del pallone con almeno un tempo di gioco più del necessario.

Iniesta clou – Già dal primo quarto d'ora è chiaro come il Barcellona affidi la manovra a Iniesta, alla seconda da titolare nel suo ruolo ormai canonico di mezzala di possesso. Riceve quasi solo appoggi orizzontali o tocchi all'indietro sul centrosinistra e verticalizza con quella sua innata capacità di vedere lo spazio dove ancora non c'è con i tagli in diagonale.

I passaggi effettuati da Iniesta nel primo quarto d'ora
I passaggi effettuati da Iniesta nel primo quarto d'ora

Un'operazione che però l'Atletico complica con un'altra delle strategie difensive che hanno permesso al Cholo di dare scacco matto ai blaugrana nel doppio confronto di Champions dell'anno scorso: intasa il corridoio centrale, già a partire dal primo pressing di Griezmann e Gameiro che rimangono stretti sui centrali (nel grafico Squawka, si vede come nei primi 20′ l'Atletico Madrid, rappresentato dai pallini rossi, abbia toccato meno palloni lungo le corsie esterne).

I palloni toccati da Barcellona (blu) e Atletico (rosso) nelle varie zone del campo dopo 20'
I palloni toccati da Barcellona (blu) e Atletico (rosso) nelle varie zone del campo dopo 20′

Mascherano avvia la manovra – Dietro, Luis Enrique riporta sul centro-sinistra Mascherano che ha molto sofferto contro l'Alaves giocando da centrale destro: è mancata proprio la sua memoria muscolare sul primo gol concesso dai blaugrana anche per la sua difficoltà di trovare posizione in marcatura. L'argentino nel primo tempo appoggia 18 volte verso Alba e combina 33 volte con Piqué.

I dati del primo tempo
I dati del primo tempo

Tutto il Barcellona mantiene come d'abitudine la linea difensiva alta e chiama Griezmann a cercar palla, a dettare passaggi e profondità, anche a ridosso della linea mediana. Ma è proprio il contributo degli attaccanti anche in ripiegamento a dare ai Colchoneros la compattezza difensiva che rappresenta il valore aggiunto della visione del Cholo.

I palloni toccati da Griezmann nel primo tempo
I palloni toccati da Griezmann nel primo tempo

Atletico chiusissimo – Il Barcellona non cambia visione. Gira al largo, ma si intestardisce dai 18 metri a cercare di sfondare al centro. Di fatto, per la prima mezz'ora in area non arriva (le sole conclusioni di Messi e Neymar arrivano da fuori), come dimostrano le tante frecce rosse, che rappresentano i passaggi sbagliati, nel corridoio centrale. L'Atletico tecnicamente non difende aggressivamente le fasce anche perché conta sulla superiorità aerea di Godin.

I passaggi del Barcellona nella trequarti offensiva al 30'. In blu quelli riusciti, in rosso quelli intercettati. In azzurro le chances create - Fonte: FourFourTwo
I passaggi del Barcellona nella trequarti offensiva al 30′. In blu quelli riusciti, in rosso quelli intercettati. In azzurro le chances create – Fonte: FourFourTwo

La sblocca Rakitic – Ma è proprio da un cross sugli sviluppi del quarto calcio d'angolo, che la partita si sblocca. Godin è troppo staccato, e Gabi Fernandez non porta i blocchi come dovrebbero, Iniesta riceve e disegna un cross che esacerba la disorganizzazione difensiva. Kasmerski si perde Rakitic che si inserisce e anticipa tutti.

La ripresa – L'occasione mancata da Griezmann in avvio di secondo tempo motiva Luis Enrique a cercare una gestione ancora più marcata del possesso. Toglie Busquets e sceglie Andre Gomes, che ha completato l'anno scorso a Valencia 0.9 assist chiave e 43.1 passaggi a partita con l'81% di precisione (per un raffronto, Rakitic ha chiuso la stagione con 49,3 passaggi di media e l'88.1% di accuratezza).

Intorno al 60′ la seconda svolta del match. Si fa male Messi, entra Arda Turan. Un minuto dopo Luis Enrique inserisce Correa per Gameiro. L'ingresso di Gomes, che distribuisce meglio palla ma non si abbassa al livello dei centrali senza palla come Busquets, lascia più spazio fra le linee. Al primo pallone toccato, Correa taglia da sinistra verso destra sfruttando gli half-spaces fra centrali e terzini, punta Mascherano che preso in velocità scivola sul cambio di direzione, e pareggia.

Il gol di Correa: Mascherano scivola ma è evidente l'assenza di efficaci coperture preventive
Il gol di Correa: Mascherano scivola ma è evidente l'assenza di efficaci coperture preventive

Al 72′, a pareggio acquisito, Simeone cambia ancora: fa debuttare Partey, mai convocato finora, per Carrasco, che dall'ingresso di Correa in 12′ non ha di fatto toccato palla. L'Atletico ha più spazi da gestire fra le linee ma continua a rischiare soprattutto sui calci da fermo.

Con un centrocampista offensivo in più, il Barcellona sale con tutte le linee e si allunga
Con un centrocampista offensivo in più, il Barcellona sale con tutte le linee e si allunga

Una punizione dalla sinistra a 10′ dalla fine torna a mettere in crisi le marcature dei Colchoneros. E' l'ultimo pericolo del match. Leganes e Atletico certificano la prima piccola crisi del Barcellona.

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