Silva e Kalinic non segnano, Bacca sì: così il Milan ha sprecato (finora) 63 milioni
Il Milan ha speso 38 milioni (bonus compresi) per André Silva più altri 25 per Nikola Kalinic: totale, 63 milioni di euro investiti per due attaccanti che segnano poco e – nel caso del portoghese – hanno difficoltà a integrarsi in Serie A. Tre le reti messe a segno dal croato ex Viola in 13 presenze tra campionato ed Europa League, 6 i gol realizzati dall'ex Porto in 14 gare giocate (tutti in Coppa, 4 all'Austria Vienna e 2 nel preliminare). Bottino magro, notevolmente al di sotto delle attese. Poco, troppo poco rispetto all'investimento sostenuto nell'estate scorsa lasciando partire in prestito Carlos Bacca.
La cessione in prestito. Possibile che non ci fosse proprio la possibilità di recuperare rapporto e dimensione tattica del colombiano che due anni fa costò 30 milioni e adesso è in prestito in Spagna, al Villarreal. L'ex Siviglia, protagonista negli anni scorsi delle vittorie degli andalusi, ha ritrovato nella Liga smalto e capacità di essere letale. A giudicare dai numeri, ha fatto anche meglio dei nuovi acquisti rossoneri: 14 presenze – non tutte dall'inizio e con una media di 65′ a match -, 5 gol (3 in campionato, 2 in Europa League), 1 assist.
Tra le fila del Villarreal. "Carlos Bacca è un attaccante che ha il gol nel sangue, segna sempre. Siamo contenti di lui perché sta dando molto alla squadra nonostante il campionato spagnolo sia difficile", ha ammesso a tuttomercatoweb.it il direttore sportivo del Villarreal, Pablo Ortells Balaguer.
Ipotesi riscatto. Nessun accenno agli attuali attaccanti del Milan, quanto alla possibilità che il calciatore venga riscattato a fine stagione nemmeno c'è stato un segno di chiarezza. Il ds degli iberici s'è limitato a un laconico: "Vedremo a fine stagione". Cosa significa? In caso di mancata acquisizione da parte del ‘sottomarino giallo' Bacca torna alla base col problema di dover parcheggiare (contratto fino al 2020) altrove 30 milioni di euro.