Signori svela: “Ho insegnato il mio segreto sui rigori a Neymar”
Chi ha almeno trent’anni ricorderà in modo nitido come Beppe Signori tirava i calci di rigore. L’attaccante bergamasco che sbocciò nel Foggia dei Miracoli di Zeman e che a metà degli anni Novanta fu un bomber letale, vinse più di una volta la classifica dei marcatori, quando si presentava dal dischetto era l’incubo dei portieri perché con il suo modo particolarissimo era quasi infallibile. Signori calciava quasi da fermo. La rincorsa era nulla. L’attaccante faceva un passo e facendo girare il ginocchio, spiazzava il portiere avversario e insaccava. Quella particolare maniera di calciare è arrivata anche a Neymar. E l’ex calciatore della nazionale ha svelato che lo staff di O’Ney un po’ di tempo fa lo ha contattato per sapere da lui il ‘segreto del ginocchio’:
Qualche mese fa mi ha chiamato lo staff tecnico del Barcellona. Mi hanno chiesto proprio dei consigli da dare a Neymar. Gli ho rivelato il ‘segreto del ginocchio’. Recentemente ha calciato qualche rigore così, da fermo, ma ha fatto qualche errore. Coordinarsi sul breve è più difficile.

L’ex attaccante della Lazio, che in Serie A ha avuto una media realizzativa dal dischetto straordinaria, 84,6%, meglio di lui solo Maradona 88,2% e Boninsegna 85,3%, potrebbe tenere un corso su come si tirano i calci di rigore e boccia il metodo di Balotelli: “Quella di rallentare durante la rincorsa è una tecnica rischiosa. Io tiravo da fermo perché nei rigori non serve la potenza ma solo la precisione. Io obbligavo il portiere a decidere prima di me”.
Nell’intervista concessa a ‘Libero’ Signori, che oggi vive a Bologna dove gestisce un ristorante, ha dichiarato che nel calcio attuale è molto più difficile calciare i rigori perché i portieri studiano e sono molto più preparati:
Non c’è un modo giusto o sbagliato di tirare i rigori. Ma la vera differenza rispetto al passato è che i portieri sono più preparati, sanno tutto dei rigoristi. I tiratori dovrebbero sempre cambiare la modalità di tiro.