Si finge Messi e fa sesso con 23 donne: denunciato, il ‘sosia’ smentisce le accuse
Al secolo si chiama Paulo Vitor Rodrigues ma per tutti è Leo Messi, nel senso che è identico in tutto e per tutto alla Pulga azulgrana grazie ad un attento outfit e ad una somiglianza naturale impressionante. Fama, gloria, articoli e tanto clamore soprattutto sul web. Ma Paulo non è il solo ‘sosia' della Pulce che fa parlare di sè: c'è anche l'iraniano Reza Parastesh che sta imperversando sui social e non solo per assomigliare al fenomeno argentino. Fortuna e visibilità ma anche i primi guai: Paratesh avrebbe approfittato della sua incredibile somiglianza con il campione del Barcellona per adescare 23 ragazze fino ad avere rapporti sessuali con loro.
La grave accusa
Una notizia che avrebbe del drammatico fosse confermata dalle autorità ma intanto è arrivata la smentita diretta dall'interessato che ha rispedito al mittente ogni illazione al riguardo: "Si è propagata una notizia terribile. Per favore non giocate con la reputazione e la credibilità della gente. Se la notizia fosse stata vera sarei già in prigione, credetemi. Adesso farò di tutto per combattere attraverso vie legali chi infanga il mio nome".
Parastesh, il sosia via web
Due anni fa una sua foto con la maglia numero 10 del Barcellona era divenuta virale per la straordinaria somiglianza fisica con il calciatore. Da lì, Parastesh ha intensificato il suo ‘lavoro' di sosia. Non ha lasciato più nulla al caso copiando in tutto il campione argentino del Barcellona, tagliandosi i capelli come lui e facendosi crescere la barba.
Il ‘sosia' ufficiale Vitor pronto a incontrare la Pulga
Attraverso i social network, molti provano a diventare sosia di personaggi famosi cercando di strappare consensi e qualche soldo, oltre a fama e notorietà. Tra questi, il più celebre è certamente Paulo Vitor che è divenuto per tutti il sosia "ufficiale" di Lionel Messi. Oltre all'aspetto fisico, il tifoso brasiliano è davvero un grande appassionato della Pulce a tal punto che ha intrapreso un viaggio per Salvador, dove l'Argentina è in ritiro: "Ora voglio incontrarlo" ha detto Paulo.