Si chiama Luis Muriel, si legge fenomeno

Mettetevi in fila, please – Segnatevi il suo nome perchè, la prossima estate, sarà sicuramente al centro di molte trattative di mercato. La favola di Luis Fernando Muriel, colombiano dai tratti gentili, è destinata ad avere lo stesso lieto fine di molti altri suoi colleghi, acquistati dall'Udinese e poi ceduti, a suon di quattrini, ai grandi club. Merito della dirigenza friulana (la numero uno quando si tratta di scovare grandi talenti) e, soprattutto, delle capacità tecniche del ventunenne di Santo Thomàs che, con i suoi gol e le sue giocate, sta cercando di portare alla salvezza il Lecce di Serse Cosmi. Una crescita entusiasmante quella dell'attaccante al punto che Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli, senza contare le attenzioni che arrivano dai club europei (Manchester United in primis), starebbero bussando sulla vetrina della gioielleria bianconera.

Citofonare Pozzo – Sarebbe il club di Moratti, insieme al Milan, a partire in prima fila per aggiudicarsi il nuovo fenomeno colombiano, al punto che ci sarebbe già un'offerta ufficiale sulla scrivania del DS Fabrizio Larini.
Il nuovo Ronaldo? – Il paragone (uno dei mali principali del calcio) potrebbe sembrare blasfemo, ma colpi, giocate e gol dell'attaccante del Lecce, somigliano davvero a quelle dell'ex giocatore più forte del mondo. Tecnica straordinaria, gol, esplosività, dribbling, passo rapido: "pedigree" che avvicinano Muriel al fenomeno brasiliano, giocatore al quale il colombiano ha sempre dichiarato di ispirarsi. Quanto può valere, oggi, Luis Fernando Muriel? Tanto, e se continua così: anche tantissimo! A Udine gongolano, solo a pensarci. Gino Pozzo, figlio del patron Gianpaolo, lo ha scoperto quando era poco più che un ragazzo, grazie alle decine di dvd e alle ottime relazioni dei suoi fidati "scudieri". Un gioco di squadra che ha permesso al club friulano di battere sul tempo (come in precedenti occasioni) altri grandi team, tra questi il Barcellona, che avevano messo gli occhi su di lui.

Curriculum di tutto rispetto – Muriel muove i suoi primi passi nelle nelle giovanili dell'Atlético Junior. Dopo sette anni di fatica e sudore, nel gennaio 2008, conosce la ribalta della massima serie colombiana passando al Deportivo Cali, debuttando in prima squadra il 12 luglio 2009. Nel corso del Torneo di Apertura, marzo 2010, realizza 5 gol in 3 partite consecutive, scatenando i consensi di tifosi e stampa. Nel giugno 2010 l'Udinese lo acquista per 1,8 milioni di dollari, girandolo in prestito al Granada, con cui totalizza sette presenze nella seconda divisione, contribuendo alla promozione della squadra spagnola. Un exploit che non passa inosservato al c.t. della nazionale che lo convoca per il mondiale under 20, che si disputa proprio in Colombia e nel quale Muriel mette a segno quattro gol.

Speranze giallorosse – A Lecce, però, non si vive di solo Muriel. Ciò che sta facendo la squadra di Cosmi (che ha molti meriti in questa favola salentina, dopo aver preso il posto di Di Francesco), non è solo frutto dei numeri da campione del colombiano. I giallorossi hanno qualità in molte parti del campo, a partire dai pali dove Benassi ha dimostrato di meritare gli elogi che gli sono piovuti addosso dopo prestazioni "super" come quella contro l'Inter. Giocatori come Oddo, Del Vecchio e Giacomazzi, formano uno zoccolo duro d'esperienza e le reti di Di Michele, aggiunte a quelle di Muriel, stanno facendo la differenza. Ma c'è anche un altro giocatore da cerchiare con un tratto rosso, guarda caso anch'egli colombiano: Juan Guillermo Cuadrado, altro pezzo pregiato della famiglia Pozzo. Altro giocatore sul quale, c'è da scommettersi, si scatenerà il parapiglia estivo del calcio mercato. Il tutto per la gioia delle casse friulane!