Shevchenko si ritira: dopo gli Europei, smetto

Ha deciso quando vorrà chiudere, e vuole farlo alla grande: Andrij Shevchenko ha deciso di chiudere la sua strepitosa carriera quando avrà compiuto 36 anni, più precisamente, nell'evento che lo vedrà come uomo simbolo ed ambasciatore, gli Europei del 2012 in Ucraina e Polonia.

Dopo un'entusiasmante inizio di carriera, culminata tra le file della Dinamo Kiev, dove si mette in luce con ben 60 reti in 117 partite, Shevchenko passa alla squadra che gli permetterà di mostrarsi al mondo intero: nel 1999, il Milan di Berlusconi si assicura le prestazioni di Andrij per la modica cifra di 25 milioni di dollari (all'epoca erano circa 50 miliardi di lire), e le spese verranno subito ripagate dalle strepitose prestazioni dell'ucraino. Dopo 34 gol in 51 partite, arriva la stagione della consacrazione, iniziata con un infortunio, ma conclusasi con la vittoria della Champions League, ai danni della Juventus, e della Coppa Italia; nell'anno venturo arrivano altri trionfi, quelli in Supercoppa Europea contro il Porto di José Mourinho, e lo scudetto con il Milan. Il 2004 si rivelerà davvero un anno indimenticabile per il rossonero, vincendo il titolo di capocannoniere della Serie A e il pallone d'oro. Da lì in poi, una serie di alti e bassi ha costellato la carriera del giocatore, anche a causa di numerosi infortuni che ne hanno minato le prestazioni.

Ma ora è arrivata l'occasione di una vita, rappresentare il proprio paese agli europei di casa è un occasione che capita a pochi calciatori, soprattutto se parliamo di un attaccante dalla carriera folgorante come quella dell'ex-rossonero. In merito ad un eventuale ripensamento, Shevchenko chiude sul nascere ogni speranza, annunciando ufficialmente il ritiro nel 2012: «La mia è una scelta definitiva, spero di poter essere in forma per la fase finale della competizione».

Giuseppe Senese