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Serie B, deferito il Trapani per referenze bancarie “non genuine”: cosa rischia

Il Trapani è stato deferito dalla Procura Federale per referenze bancarie “non genuine” risalenti allo scorso marzo, quando la società siciliana è passata dalla Liberty Lines alla FM Service di Maurizio De Simone. Il presidente Heller si è difeso: “Il reato non può essere attribuito all’attuale gestione societaria. Siamo tranquilli”.
A cura di Vito Lamorte
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Non è un bel periodo per il Trapani Calcio. Come se non bastassero i problemi di natura prettamente sportiva, visto l'ultimo posto in classifica in Serie B, nelle ultime ore è arrivato il deferimento per il passaggio di proprietà dello scorso marzo dalla Liberty Lines alla FM Service di Maurizio De Simone. Il club siciliano, che è stato promosso nella cadetteria lo scorso maggio, è stato deferito dalla Procura Federale su segnalazione della Lega Pro per alcune irregolarità relative all’acquisizione delle quote da parte della FM Service Srl: la società aveva acquistato il club nel marzo 2019 per poi cederlo tre mesi dopo alla Alivision, attuale proprietaria del Trapani ma questo passaggio non è apparso chiaro agli organi deputati al controllo.

Le motivazioni del deferimento del Trapani

Il nodo più importanti da sciogliere sarebbe una lettera di referenze bancarie del Monte dei Paschi di Siena relativa alla società FM Service, che sarebbe stata trasmessa successivamente dal Trapani Calcio alla segreteria della Lega PRO il 25 marzo 2019 e risulterebbe "non genuina".

Nella nota emessa dalla Figc si legge che "il Procuratore Federale, esaminata la segnalazione del Presidente della Lega Pro e valutate le risultanze dell’istruttoria espletata, ha deferito dinanzi al Tribunale Federale Nazionale Maurizio De Simone, all’epoca dei fatti amministratore delegato del Trapani Calcio, e Francesco Paolo Baglio, ex presidente e legale rappresentante della società siciliana". La società del Trapani è stata deferita e sarà chiamata a "rispondere a titolo di responsabilità diretta".

Cosa rischia il Trapani?

L'epoca De Simone, durata soli tre mesi, potrebbe portare con sé diversi strascichi per il futuro del club: a giugno, subito prima della finale playoff vinta contro il Piacenza, i giocatori del Trapani avevano denunciato una serie di inadempienze da parte della FM Service, che aveva ceduto il club subito dopo la promozione in Serie B alla Alivision di Petroni. Prima della cessione definitiva era stata la stessa Lega di Serie C ad esporsi pubblicamente mettendo sul tavolo alcuni dubbi sulla solidità finanziaria della FM Service e in una nota ufficiale si era detta "preoccupata dopo aver effettuato una verifica". Secondo l'articolo 8 e 9 del Codice di Giustizia Sportiva il Traspani rischia dalla semplice ammonizione ad una penalizzazione più pesante fino all’esclusione dal campionato di competenza.

Heller: Atto dovuto, non temiamo penalizzazioni

Questa situazione ora nelle mani di Alivision e il presidente Giorgio Heller, ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com, si è espresso così:

Si tratta di un atto dovuto visto che il deferimento è verso la società. Riguardo lo specifico reato preso in esame, non può essere in nessun modo attribuito all’attuale proprietà. Il documento non genuino non ha nulla a che fare con l’attuale presidenza. Ci affidiamo al buon senso del Tribunale Federale Nazionale. Abbiamo già inviato la nostra memoria difensiva e io stesso sono stato ascoltato dal Procuratore Federale. Non penso che riceveremo delle penalizzazioni che possano modificare la nostra classifica.

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