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Serie B: Cittadella e Pordenone, due ‘piccole’ che cullano un sogno chiamato Serie A

Cittadella e Pordenone, al pari di Perugia e Crotone, sono a 22 punti al secondo posto dietro al Benevento capolista. Sono loro le due autentiche sorprese di questa stagione nel campionato di Serie B. Ma se per i padovani l’etichetta di sorpresa può anche essere eliminata dopo gli eccellenti risultati degli ultimi anni, per i friulani, questa sta diventando davvero un’annata magica.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La classifica di Serie B dice Benevento dopo 14 gare giocate alla grande da parte della squadra allenata da Filippo Inzaghi che guida a 31 punti. Alle sue spalle, una sfilza di club a 22 punti, fra cui Cittadella e Pordenone che ad oggi rappresentano le vere sorprese del campionato cadetto. Abbiamo provato dunque a capire quali siano le qualità delle due squadre tali da riuscire a raggiungere la seconda posizione dopo poche giornate di campionato. Specie la squadra friulana che grazie alla presidenza della famiglia Lovisa, oltre a portare la squadra in pochissimi anni dall’Eccellenza alla Serie B, è riuscita a tirar fuori anche giocatori davvero interessanti che sono diventati subito oggetti del prossimo mercato di gennaio o quello estivo nel 2020.

Per il Cittadella la conferma dopo la finale playoff 2019

La cocente gara di ritorno della finale playoff dello scorso anno contro il Verona, ha scottato un pò il Cittadella che pensava già di aver compiuto il miracolo per andare in Serie A. Ma così non è stato e come tutte le società serie, è andata avanti partendo dalle conferme. Quella del tecnico Venturato, ormai dal 2015 (stagione 2015/2016) ossia dal campionato di Lega Pro subentrato al posto di Foscarini e poi dalla squadra. Nel mercato estivo il Cittadella non ha mosso colpi di particolare rilievo in entrata, infatti i portieri sono rimasti gli stessi. Il reparto difensivo ha visto l’arrivo di Mora, Perticone e Ventola dal Pescara. A centrocampo invece sono arrivati Gargiulo dall’Imolese, Vita dalla FeralpiSalò, D’Urso dalla Roma e Pavan dal Renate.

Tutti innesti sempre provenienti dalla C e che il club punta rivendere al meglio nella prossima annata. Partiti Moncini e Finotto alla Spal (fine prestito), così come Malcore, Bizzotto, Scappini e Fasolo, la dirigenza ha virato su De Marchi dall’Imolese, Celar dalla Roma, Vrioni dalla Salernitana e Luppi. Ma fare meglio in zona gol è sicuramente Diaw. Un gioco sempre orchestrato al meglio da capitan Iori a centrocampo e dalla sfrontatezza dei tanti esordienti nel campionato cadetto vogliosi di far vedere, nel 4-3-1-2 di partenza, il loro valore che ad oggi ha portato la squadra ad essere la seconda forza del campionato.

La scoperta di Diaw come uomo gol del squadra di Venturato

Dopo una stagione, quella passata, in cui di Davide Diaw in tanti erano venuti a conoscenza della sua esistenza al Cittadella solo nella fase finale dei playoff in cui segnò ben 3 reti, quest’anno la storia è cambiata. La punta a cui Venturato ha affidato le sorti del suo attacco, ha già realizzato 6 gol e 2 assist, miglior marcatore della squadra con 2 gol anche in Coppa Italia. La sua è una storia fatta di attese, con la risalita in B col Cittadella a gennaio 2019 dopo la retrocessione con l’Entella in C prima che i liguri risalissero dopo una sola annata. Forza, caparbietà e senso del gol, sono gli ingredienti vincenti di un attaccante che a 27 anni, adesso, spera davvero di poter raggiungere finalmente la Serie A, magari proprio a Cittadella dove ha trovato una vera famiglia.

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Dall’Eccellenza alla B, con giovani di grande livello: ecco il Pordenone

Chiamatela pure favola perché quella del Pordenone può essere tranquillamente definita così. Il club friulano infatti, sotto la presidenza Lovisa, è passata dall’Eccellenza del 2007 alla Serie B del 2019 con l’auspicio di poter compiere il salto definitivo in A già in questo campionato. Ma per il momento c’è da salvare la categoria e questo i ragazzi di Attilio Tesser l’hanno capito benissimo, soprattutto vedendoli giocare nel suo 4-3-3 che ha tanto di Sarrisimo quanto di Allegriano. Un mix di gioco spettacolare e capacità di chiudersi a riccio nel momento in cui c’è da bloccare gli attacchi avversari per difendere il risultato acquisito. Grande merito va soprattutto ai veterani come Burrai, Stefani e De Agostini, ma anche a gente come Davide Mazzocco (presentato in estate in stile Stringer Things di Netflix) e il talento di casa Luca Strizzolo. Insomma, 22 punti in classifica e 14 gol fatti e 14 subiti e soprattutto la consapevolezza di aver trovato nel proprio attacco già un uomo mercato per la prossima estate: Tommaso Pobega.

Un bomber per caso: la favola di Pobega

L’uomo copertina di questa straripante cavalcata del Pordenone verso le zone nobili della classifica di B, è sicuramente Tommaso Pobega. Triestino doc, è stato lui a firmare i primi gol in assoluto nel campionato cadetto del club. Sua infatti è stata la doppietta con cui il Pordenone alla prima in B ha battuto il Frosinone 3-0. Classe 1999, a 20 anni culla il sogno di vestire la maglia del Milan in Serie A. Già, perché il giovane attaccante sembra essere pronto per il grande salto, ripercorrendo magari le orme di quel Patrick Cutrone che oggi a Milanello rimpiangono in tanti per averlo svenduto a fronte di un Piatek che invece sta deludendo in modo incredibile. Pobega ha un valore di mercato attuale di 200mila euro, al Milan la palla a giugno di capire dove meglio piazzarlo. Ma per il momento il giovane attaccante si gode un momento d’oro.

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