Serie B caos: il Tar dà ragione alle società. Si può tornare a 22 squadre
Un altro tsunami che adesso minaccia di trasformare il campionato cadetto in una vera e propria farsa. Iniziata sotto i peggiori auspici, la Serie B rischia di finire peggio. I giudici amministrativi non hanno accettato la decisione di Fabbricini e accolto il ricorso dei club perché il commissario non poteva cambiare il format del campionato. La decisione finale tornerà in mano alla Figc con Gravina che non si opporrà all'eventuale riapertura a 22 squadre in campionato.
In pieno caos. Mentre i tifosi pensano alle prossime sfide, le squadre a dare il loro meglio, giocatori e allenatori a prepararsi con allenamenti infrasettimanali in base al calendario e agli appuntamenti fissati, il campionato di Serie B potrebbe stravolgersi da un momento all'altro. L'ordinanza del Tar, che ha sconfessato di fatto Fabbricini dando ragione alle società estromesse, farebbe pensare che ora la materia del contendere debba tornare al primo grado della giustizia federale. E che quindi sia ancora tutto in discussione con un possibile ritorno a 22 club iscritti.
Gravina e le 22 squadre. C'è anche da tenere in conto la volontà del nuovo numero uno in FIGC, Gabriele Gravina che dall'inizio di questa vicenda è stato sempre fortemente critico con la riduzione del format della B a 19 squadre. Adesso, davanti alla sentenza del Tar che non verrà impugnata, potrebbe anche decidere di prendere provvedimenti immediati per riportare la B a 22. Il tutto senza perdere ulteriore tempo in attesa di nuovi passaggi processuali.
Le tre ripescate. C'è un ultimo nodo fondamentale da sciogliere. Le squadre pretendenti ai tre posti riaperti sono cinque. A questo punto, vanno stabilite quali delle cinque ricorrenti dovranno risalire per riempire l'organico della B, dando un metro equanime di giudizio e di valutazione. E la FIGC avrà un ruolo centrale e unico nel merito.