Serie A, si parte senza italiani: 21 stranieri in campo per Roma-Udinese
La Serie A torna dopo le "vacanze" estive, ma in campo si nota subito una grande differenza: in Roma-Udinese, match che ha aperto la nuova stagione italiana, c'era in campo appena un italiano, Stephan El Shaarawy (che per metà è anche egiziano), a fronte di ben ventuno stranieri. Un dato, quello dell'aumento di calciatori provenienti dall'estero, in continuo aumento: tanto che la sproporzione tra italiani e stranieri non sorprende più nessuno.
El Shaaraawy, dunque, nella Roma: nessuno nell'Udinese. E nella ripresa il dato è peggiorato, visto che dopo pochi minuti l'attaccante ligure è stato sostituito dall'argentino Diego Perotti. Risultato, in campo non c'erano più italiani, con grande rammarico di Giampiero Ventura: il commissario tecnico dell'Italia dovrà fare i salti mortali per trovare giocatori "papabili" per la sua nazionale, considerando anche che buona parte degli azzurrini dell'Under-21 giocano in Serie B.
E dire che le "nuove norme" dovrebbero tutelare i vivai: rose da 25, 4 ragazzi formati in Italia e 4 provenienti dal vivaio. Una norma aggirata facilmente, visto che sempre più stranieri giovanissimi entrano nei vivai dei club, permettendo così di "rispettare" una norma che invece doveva tutelare i giovani nostrani. E dei ventuno stranieri in campo dal primo minuto, quasi tutti avevano nazionalità diverse. Quindici, per l'esattezza: dal Brasile all'Argentina, passando per Belgio, Grecia e Francia, quindi Paesi Bassi, Polonia, Svizzera, Ghana, Colombia, Islanda, Egitto ed Iraq. E gli italiani? A parte El Shaarawy, nella Roma in panchina c'erano De Rossi e Totti, nellì'Udinese Scuffet e Lodi. Insomma, una partitaccia per Giampiero Ventura.