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Serie A, sempre più gol argentini

Gli italiani sono fermi: Di Natale, Cassano e Matri sono i primi marcatori, ma tutti over 30.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Serie A si fa sempre più argentina. Sono proprio i bomber rioplatensi a scrivere le pagine regenti della massima serie italiane: un feeling, quello lungo l'asse Buenos Aires-Roma che del resto non è nato oggi. Fin dagli albori del calcio nostrano, mentre valanghe di italiano salpavano dal Belpaese verso il Rio della Plata da immigrati, sulla rotta inversa arrivavano nel nostro paese arrivarono i primi calciatori argentini che hanno poi "colonizzato" il nostro calcio. Se l'esempio più eclatante resta ovviamente quello di Diego Armando Maradona, non vanno dimenticati i vari Gabriel Batistuta, Abel Balbo, Diego Simeone, Nestor Sensini, Javier Zanetti e via dicendo. Ed i loro "discendenti" hanno continuato la sagra del gol in Italia: da Carlos Tevez a Gonzalo Higuain, passando per Mauro Icardi, Rodrigo Palacio e così via.

Otto reti quelle dell'Apache, di cui sei su azione e due su calci di rigore. Sette quelle del Cañito (anche qui due su rigore), ed altre sei quelle del Pipita (un solo rigore, e due sbagliati). Notevole anche l'età dei tre bomber: trent'anni Tevez, ventuno Icardi, ventisei Higuain. Presente, passato e futuro dei bomber di razza made in Argentina. Il capocannoniere italiano, tuttavia, pur condividendo con loro la lingua, è uno spagnolo purosangue: José Maria Callejón.

E l'Italia? Il primo bomber nostrano è Antonio Di Natale: sei reti su azione, seguito da Alessandro Matri ed Antonio Cassano a quota cinque (il barese ha segnato però una rete su rigore). Età media abbastanza alta: 36 Di Natale, 32 Fantantonio e 30 Matri. indice di un ricambio generazionale mai avvenuto. I giovani di valore sono quasi tutti all'estero: Ciro Immobile è in Germania con il Borussia Dortmund, ma è fermo a due reti in nove gare; Mario Balotelli è addirittura a zero. Insomma, la Seria A parla sempre più spagnolo, con accento porteño. L'italiano arretra, e si affida alle vecchie glorie.

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