Serie A, rivoluzione in panchina da Allegri a Mihajlović

Il valzer delle panchine della Serie A è già iniziato da un pezzo, almeno per quanto riguarda le grandi del campionato. In pochi sono certi della riconferma, per altri dipenderà dal raggiungimento di alcuni obiettivi specifici, per qualcun altro ancora sarà tempo di dire addio quasi in ogni caso. Tempi dure, insomma, per i tecnici che siedono sulle panchine delle grandi squadre di Serie A.
Uno dei pochi che può sorridere in ogni caso è Maurizio Sarri. Il tecnico del Napoli è riuscito a creare un ottimo rapporto con società e tifoseria, e dunque in ogni caso resterà sulla panchina azzurra, qualunque sia l'esito della lotta scudetto contro la Juventus. Anche Luciano Spalletti resterà al suo posto: arrivato a gennaio al posto di Rudi Garcia, sembra aver rimesso in carreggiata la Roma come al tecnico francese non era riuscito. Se riuscirà anche a centrare il terzo posto, suggellerà alla grande il suo ritorno a Roma.
Diversa la situazione a Milano. Per l'Inter, dipenderà molto dal raggiungimento del terzo posto. Senza di quello, cambieranno molte cose, a partire dal tecnico. Anche perché con Antonio Conte che, con ogni probabilità, lascerà la panchina dell'Italia, è probabile che il tecnico jesino, Mancini, possa optare per il ruolo di commissario tecnico. Viceversa, arrivare in Champions League permetterebbe anche di impostare una campagna acquisti di qualità per poter lottare nelle zone alte della classifica. Per Siniša Mihajlović la questione è diversa: Berlusconi lo ha già scaricato, e dunque per lui non pare esserci scelta se non vincere la Coppa Italia o centrare il terzo posto che vale la Champions League. Meglio ancora sarebbe ottenere entrambe le cose, per scongiurare ogni pericolo: ma la lotta è ardua, soprattutto per il terzo posto.
Questioni differenti in casa Juventus e Fiorentina. Allegri piace in Premier, ma per ora non ci saranno "aperture" al riguardo. Dopo quando visto con Guardiola e Ancelotti, che hanno già annunciato le loro destinazione, l'esperienza insegna che è meglio tacere. Bisognerà però trovare un accordo con la Juventus, il cui contratto scade al 30 giugno 2017. Risolto quello (piace Pellegrini in entrata), arriverà il via libera. La situazione del tecnico Paulo Sousa è invece ingarbugliata: i malumori in casa viola sono tanti, ed il tecnico pare intenzionato a cambiare aria. Ma anche in questo caso servirà l'accordo con la Fiorentina, che già lo scorso anno "ruppe" con Montella a fine stagione. Insomma, tanti nomi per tanti panchine, ma anche qualche certezza: a giugno, quando finirà la stagione, sarà già stato tutto definito.