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Serie A, partite in chiaro in Tv: la Figc d’accordo, la Lega dice no

“Il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire”. Così la Lega Serie A ha chiuso al Ministro Spadafora che aveva proposto la visione in chiaro sulle tv per il prossimo turno di Serie A, a porte chiuse, trovando il benestare della Federcalcio e della Rai.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ancora caos anche sulla possibilità di poter trasmettere le partite relative alla prossima giornata, in chiaro per tutti, ‘bypassando' le tv a pagamento per far fronte al disagio di dover accettare le gare a porte chiuse. Lo ha proposto il Ministro Spatafora trovando il benestare della Federcalcio, ma l'opposizione della Lega Serie A. Ennesimo testacoda, in un momento in cui il sistema calcio conferma di non avere un epicentro di riferimento.

Le richieste di Spadafora ai vertici del calcio

La lettera del Ministro è stata un espediente per porre l'accento su argomenti lontani dalle divisioni dei vertici calcistici, riportando il discorso su un punto di congiunzione, il senso di unità di un Paese che ha necessità di riferimenti precisi, come può essere il calcio, da sempre elemento aggregante soprattutto nei momenti di sconforto:

"[…] ritengo opportuno sottolineare la vocazione più autentica dello sport, e quindi del calcio, e cioè quella di unire e consentire a tutti di godere uno spettacolo emozionante, senza ansie, né paure. E' con questo spirito che Le chiedo, in questa delicata contingenza, di verificare se favorevoli condizioni, rispettose della normativa vigente e degli accordi in essere, possano eventualmente consentire la libera fruizione televisiva di imminenti competizioni calcistiche di cui si prevede la disputa a porte chiuse".

Il ‘no' della Lega

Ovviamente, la lettera del ministro ha trovato disaccordo tra Federcalcio e Lega. Il presidente della Figc Gravina aveva aperto alla possibilità di mostrare in chiaro e quindi a tutti, parte del palinsesto del prossimo weekend. Una predisposizione più che positiva, ma che ha trovato un freno da parte della Lega che sull'argomento detiene l'ultima insindacabile parola. E così, a firma di Dal Pino è arrivata la contro ripsosta ufficiale

Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del Ministro Spadafora, volta, in un momento di massima emergenza per il Paese, a valutare la possibilità di consentire la libera fruizione televisiva del campionato di Serie A TIM, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire

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