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Serie A, non si gioca a Natale, Tommasi (Aic): “Troppe partite nel periodo invernale”

Nessun Boxing Day anche se l’ultima decisione è del Consiglio di Lega. La paura è non dare pause ai giocatori e giocare troppi turni in inverno proprio nel periodo in cui l’Aic ha chiesto di giocare meno per garantire più qualità.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Serie A potrebbe trasformarsi in una piccola grande Premier ma sarà più difficile di quanto non si pensi. Anche per la prossima stagione infatti non ci sarà il tanto atteso Boxing Day, il turno (o i turni) all'interno delle festività di Natale che oramai Oltremanica è diventato un appuntamento imperdibile. Da un paio di giorni il Consiglio di Lega ha deciso sul calendario della nuova stagione, che prenderà il via il 21 agosto 2016 e terminerà il 28 maggio 2017 e ha fatto discutere la possibilità di giocare anche durante le festività natalizie, ovvero il 22-23 dicembre e a Santo Stefano.

Uno stop fino al 15 gennaio che inizierebbe più tardi, mentre si proverebbe a sfruttare le vacanze dei tifosi per permetter loro di dare spettacolo e partite anche durante le festività, importando così il modello anglosassone che è stato già sperimentato in Serie B dal 2012/2013 – con buoni risultati – e in Liga spagnola da quest'anno con l'inserimento di una giornata il 30 dicembre e una il 2/3 gennaio.

La decisione finale sarà ovviamente del Consiglio della Lega Serie A, che dovrà convincere l'Assocalciatori, a cui spetta l'ultima parola e che ad oggi nella figura del suo presidente Damiano Tommasi non è per nulla favorevole all'idea. Uno dei punti fermi dell'Aic, infatti, è la garanzia dei giorni di riposo richiesti dai giocatori che hanno sempre chiesto e ottenuto. Circa tre settimane nelle festività natalizie in concomitanza con la chiusura delle scuole per permettere di vivere la famiglia altrimenti trascurata lungo tutto l'arco della stagione.

Per Tommasi e l'AIC, "si rischierà di arrivare a una mezza cosa, che non giova alle squadre. Nel senso di giocare sia durante le festività che a ridosso e, quindi, riprendere troppo presto" senza dar riposo ai giocatori e senza venire incontro all'esigenza di giocare il meno possibile proprio nei mesi invernali. Anzi, possibilmente aumentando la pausa "scavallando il mercato invernale" sottolinea Tommasi che crea difficoltà nelle squadre e nei giocatori.

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