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Serie A, Milan in crisi: in classifica ora è a soli tre punti dalla zona retrocessione

L’ultima sconfitta dell’Olimpico contro la Roma ha fatto precipitare il Milan in fondo alla classifica a tre punti dalla zona retrocessione. Un campionato già compromesso e che rischia di trasformarsi in una stagione maledetta tra contestazioni e mancanza di risultati. E il calendario non fa sconti: dopo la Spal, ci sono Lazio, Juve e Napoli.
A cura di Alessio Pediglieri
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Situazione drammatica in casa Milan dove oltre a non riuscire a fare risultati si inizia anche a profilare una classifica altamente compromessa. Dopo l'ultimo insuccesso, all'Olimpico contro la Roma, i rossoneri sono precipitati dopo 9 giornate di Serie A a 3 punti dalla zona retrocessione. Un crollo verticale al quale non è riuscito a mettere freno nemmeno Stefano Pioli che nelle sue prime due uscite ha racimolato un solo punto (interno, contro il Lecce).

#PioliOut, ritorna la contestazione

Un tunnel del quale sembra non trovare l'uscita il club rossonero, che deve affrontare anche la contestazione di un pubblico oramai ridotto all'estremo della sopportazione e che ha rispolverato soprattutto sul web l'hashtag #PioliOut, contro la scelta di aver cambiato guida tencica con un allenatore poco gradito soprattutto per i suoi trascorsi in nerazzurro.

Un calendario da paura: Spal, Lazio, Juve e Napoli

Il campionato è ancora alle porte con il prossimo turno infrasettimanale e non c'è nemmeno il tempo e lo spazio per allenarsi e porre rimedio ad alcuni errori visti all'Olimpico che hanno complicato tutto, soprattutto da un punto di vista tecnico ancor prima che tattico. Il calendario non ammette pause: giovedì c'è la Spal, poi  un trittico da paura con Lazio, Juve e Napoli.

Tutti i mali del Milan, da Suso alla difesa

Le prossime gare, dunque, ritornano ad essere decisive anche per il sostituto di Giampaolo, esonerato durante l'ultima pausa per la Nazionale. Stefano Pioli non ha ancora trovato il modo di far coesistere diversi giocatori finiti nel vortice della critica, primo fra tutti Suso, ancora riproposto in campo contro la Roma. Ma non c'è solo lo spagnolo a preoccupare: c'è l'involuzione di Piatek sotto porta, un Paquetà che appare spaesato in mediana e una difesa che prende troppi gol e commette troppi errori per poter garantire serenità e sicurezza.

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