Serie A, male le squadre quotate: titoli svalutati del 90% dall’ingresso in borsa
Un crollo verticale: le azioni delle squadre italiane quotate in borsa sono crollate verticalmente dal loro ingresso ad oggi. Tre le squadre interessate: Juventus, Lazio e Roma. E per tutte, le perdite sono ingenti: o meglio, per i loro investitori. Numeri alla mano, chi ha investito forti somme nell'acquisto delle azioni bianconere, giallorosse o biancocelesti, ad oggi ha perso oltre il novanta per cento della somma investito.
A nulla sono serviti, negli anni, gli aumenti di capitali ed i trofei vinti: la Roma è entrata in borsa con un titolo che valeva 5,54 euro ed oggi ne vale 0,45. Eppure, all'ingresso in borsa incassò ben 71,5 milioni di euro. La Lazio è entrata nel maggio 1998 (prima italiana a farlo) con una valutazione simile, pari a 5,90 euro (all'epoca, 11.500 lire) ed oggi è crollata a 0,47: e dire che all'epoca Cragnotti "rastrellò" 120 miliardi di lire. La Juventus era entrata a 3,55 euro, oggi il titolo vale 0,28: ma l'operazione permise di incassare 63 milioni al club, 80 milioni alla IFI (controllante della famiglia Agnelli) 5,5 allo stesso Giraudo. Dati, quelli relativi a Roma, Lazio e Juventus, riportati dal Sole 24 ore.
Calcolatrice alla mano, le perdite per gli investitori sono state ingenti. E questo nonostante nell'ultimo mese si siano registrati incrementi considerevoli: grazie, infatti, al calciomercato, il titolo della Roma è cresciuto del dodici per cento, contro l'undici fatto registrare dalla Juventus e dal quattro per cento della Lazio. Numeri però piuttosto tristi se si considerano i valori di altri club quotati in borsa, ed ovviamente stranieri: il titolo del Manchester United è cresciuto dall'ingresso in borsa del diciassette per cento, ed oggi ogni azione vale 14,36 euro. Un affare, insomma, per chi all'epoca ha investito cifre magari importanti. Bene anche il Fenerbahce, cresciuto del sette per cento.