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Serie A, i tre motivi per cui la Lazio può vincere lo scudetto

La vittoria all’Olimpico di sabato pomeriggio 29 febbraio, sul Bologna ha proiettato la Lazio in vetta solitaria alla Serie A. Complici gli stop imposti per l’emergenza Coronavirus ma anche per la qualità indiscussa del gruppo di Inzaghi, l’assenza dei pensieri dal disputare le Coppe europee, per i gol di Immobile e i tanti rigori a favore.
A cura di Alessio Pediglieri
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Complice anche lo stop a singhiozzo della Serie A, la Lazio riassapora la vetta solitaria della classifica e mette sulla carta in ansia le dirette concorrenti per il titolo finale. L'ennesimo successo sul Bologna sabato pomeriggio, è stata l'ennesima conferma della stabilità e forza anche mentale di un gruppo che non appare coinvolto minimamente da ciò che sta accadendo nel nostro Paese, concentrato perfettamente sull'obiettivo.

I capitolini vantano due punti in più della Juventus, ben otto dall'Inter. E' vero, hanno giocato più di tutti, 26 match contro i 25 bianconeri e i 24 nerazzurri e – virtualmente – tutti sono ancora lì, separati da un battito di ciglia. Virtualmente, però. Perché tra le partite da recuperare, c'è anche il confronto diretto tra Juventus e Inter che inesorabilmente taglierà fuori una delle due dai giochi di vertice e – in caso di pareggio – il rischio è lasciare davvero spazio alla Lazio.

Primo dato tricolore

Equilibri e gruppo rodati dal tempo

  • La squadra di Simone Inzaghi ha trovato equilibri mai perduti, spesso nascosti e sopiti ma che il gruppo capitolino cova in sé da almeno tre stagioni. Perché la Lazio è la società che in questi ultimi anni ha cambiato meno di tutte le grandi. Stesso allenatore, un gruppo solido e qualificato da un mercato che non ha fatto partire alcun top player, gioco e schemi che si ripetono a memoria. La Juventus arriva dall'esperienza Sarri, pur non avendo fortemente messo mano alla rosa, l'Inter apre il ciclo Conte e una squadra fortemente rinnovata.

Secondo dato tricolore

Un calendario senza coppe e rinvii

  • Il secondo aspetto che rilancia l'ambizione Lazio verso il titolo in modo concreto è il calendario. Al di là degli stop – che incideranno giocoforza in modo negativo su Juventus e Inter con i nerazzurri che ora hanno ben due partite da dover inserire in un calendario già impossibile – la Lazio non ha il pensiero delle Coppe. Si è visto a Lione in Champions League come una partita alla portata dei bianconeri sia diventata ora una sfida cui dedicare energie psicofisiche particolari per il ritorno. E il passaggio agli ottavi di finale in Europa League da parte dell'Inter, obbligherà i nerazzurri a doversi concentrare molto sul cammino in Coppa.

Terzo dato tricolore

I rigori a favore e i gol di Ciro Immobile

  • Terzo aspetto da non sottovalutare la qualità della rosa di Simone Inzaghi e le statistiche che parlano laziale. Come la classifica dei rigori dati e subiti che vede proprio la squadra capitolina anche in quel caso, in vetta solitaria con tanti penalty a favore e pochini contro: 14 tiri dal dischetto (di cui 11 trasformati) sono una enormità rispetto a quelli bianconeri (8) o nerazzurri (7). Poi altri dati che spingono la Lazio verso il sogno: i 27 gol di Immobile in 26 giornate (sui 60 segnati, secondo miglior attacco di A) e i soli 23 subiti (seconda difesa migliore del campionato).
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