Serie A, i gol più belli del 2018: Quagliarella, Icardi, Immobile e… CR7
Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
(Umberto Saba, Goal)
Nonostante spesso il nostro campionato venga bistrattato a discapito di altri (sì, è vero, sarebbe più bello un torneo combattuto ma tant'è), restano tante le giocate di qualità che scandiscono le annate calcistiche di milioni di tifosi italiani. Così come per gli altri anni, anche il 2018 ha lasciato una dote molto importante e abbiamo scelto i 10 goal più belli dell'anno solare di Serie A, con la speranza di aver puntato i riflettori sulle giocate più belle.
Fabio Quagliarella (Sampdoria-Napoli)
Quello di Quagliarella al Napoli non è un goal ma un'opera d'arte. L'attaccante di Castellammare di Stabia riceve un pallone dalla destra a mezza altezza e con una giocata d'istinto gira la palla con un colpo di tacco verso la porta di Ospina. Parafrasando "Così parlò Bellavista", secondo voi un operaio del 3000 quando vedrà questo goal cosa penserà "è arte o na mezza piroetta?" Senza dubbio, arte.
Mauro Icardi (Sampdoria-Inter)
Uno dei due capocannonieri della stagione 2017/2018 ha segnato una delle reti più belle sul campo della Sampdoria, dove quella mattina mise a segno un poker davvero incredibile perché frutto di reti molto diverse tra loro. Maurito raccoglie un pallone vagante in area e con un colpo di tacco taglia fuori la difesa doriana e un incredulo Viviano. Il 9 nerazzurri fa passare la palla nell'unico spiraglio che gli era rimasto sul primo palo ma lui ci crede e questo può essere un esempio di cosa vuol dire "senso della porta".
Ciro Immobile (Cagliari-Lazio)
L'altro capocannoniere ha esibito lo stesso gesto tecnico del suo pari grado ma in maniera differente: Ciro Immobile ha colpito di tacco al volo un cross dalla sinistra di Felipe Anderson e ha messo fuori causa tutta la difesa cagliaritana anticipando il movimento e soffiando il pallone dai piedi di un suo compagno (Milinkovic-Savic). Istinto, tecnica e tempistica: questo goal è un condensato del manuale del perfetto attaccante.
Emanuele Giaccherini (Bologna-Chievo)
Il tocco di Castro sposta il pallone dal centro verso la sinistra: è un pallone morbido che Giak calcia di prima intenzione lasciando di stucco il portiere del Bologna. La conclusione tocca la traversa e si infila nell'angolo: bellissima esecuzione e importantissima rete per la salvezza del Chievo.
Cristiano Ronaldo (Empoli-Juventus)
Stop orientato, controllo e tiro imprendibile. Cristiano Ronaldo for dummies. Lo avevano criticato per il suo approccio poco incisivo in Serie A ma da quando si è sbloccato non si è più fermato. Fenomeno.
Edin Dzeko (Torino-Roma)
Il centravanti bosniaco è uno degli interpreti migliori del ruolo e spesso riesce a risolvere i problemi alla Roma con le sue giocate. Esempio: prima giornata di campionati, i giallorossi a Torino sono fermi sullo 0-0 al 90′ ma il 9 si avventa su un cross dalla destra di Kluivert e infila il palo sul palo lontano con una conclusione al volo. Un piattone preciso che non lascia scampo a Sirigu. Pregevole.
Gervinho (Parma-Cagliari)
Dal cancelletto del Tardini è partito Gervinho. L'attaccante ivoriano lavora bene sulla velocità ed esce pulito da tutte le porte che incontra sul suo tragitto. Appena arrivato in area tiro conclusione che bacia il palo e si insacca in rete. Oro nella discesa libera per l'ex Roma. A tutto gas.
Goran Pandev (Genoa-Hellas)
Il Genoa sta vincendo 2-1 e per chiudere la gara contro l'Hellas serve una perla di Goran Pandev. Il macedone, entrato da poco, vince un contrasto e porta alla fino al limite dell'area: ai 16 metri il numero 19 fa partire un tocco sotto delizioso e, allo stesso tempo, imprendibile.
Duvan Zapata (Sampdoria-Udinese)
Le qualità di Duvan Zapata non vengono riconosciute da pochissimi addetti ai lavori e nella rete che valse i 3 punti al Doria lo scorso febbraio contro l"Udinese ce ne sono almeno un paio: il colombiano prende palla davanti alla sua area e appena dentro quella avversaria ha fatto partire un sinistro che non ha lasciato scampo a Bizzarri. 80 metri palla al piede e definizione, fortunata o non, da sogno. Delizioso.
Simy (Crotone-Juventus)
La rovesciata, più conosciuta come chilena (o chilenita), ha sempre il suo fascino e se porta ad un goal importante, ancora meglio. Quello di Simy è un gesto tecnico nato una conclusione sbagliata di un suo compagno ma quello che balza subito agli occhi è la facilità di coordinazione di questo ragazzo nigeriano. Incantevole.