Serie A, fenomeno Sampdoria: imbattuta e seconda

I blucerchiati sono la sorpresa positiva di questa primissima parte di campionato. Insieme all'Inter rinata di Mazzarri occupano la seconda piazza a quota 8 punti dietro alle imprendibili Juventus e Roma, a punteggio pieno in vetta alla classifica. Un inizio scoppiettante per gli uomini di Sinisa Mihajlovic che solamente un paio di mesi fa stavano vivendo il loro momento storico più delicato con il passaggio della dirigenza dalla famiglia Garrone alla nuova presidenza Ferrero. Che non ha scosso le fondamenta blucerchiate ma che – conti alla mano – ha ridato nuova fiducia ad un ambiente che arrivava da una stagione disastrosa in cui ha dovuto più pensare alla salvezza che ad altri traguardi. E domenica sera c'è il derby col Genoa, uno spartiacque che chiarirà definitivamente di che pasta è fatta la nuova Sampdoria.
Tra le grandi, in attesa del derby. Il piccolo miracolo Samp porta dei nomi ben precisi: Romagnoli, Gastaldello, Okaka. Tutti protagonisti nelle prime quattro giornate di campionato e che hanno già lasciato il segno in questo spicchio di 2014-2015. Segnando e giocando bene, seguendo alla lettera i dettami di mister Mihajlovic e dimostrando maturità e crescita di rendimento. Tutti elementi che passeranno al vaglio della stracittadina di domenica sera ma che già stanno facendo sorridere il popolo blucerchiato: 8 punti in 4 gare frutto di 2 vittorie e altrettanti pareggi. Sempre a segno, solamente al Mapei Stadium contro il Sassuolo il match è finito 0-0.
L'entusiasmo di Ferrero. Per Mihajlovic la ricetta è semplice. Alcuni giocatori hanno trovato la propria dimensione, il presidente Ferrero ha permesso di vivere il trapasso societario in modo positivo, infondendo fiducia. Cancellati i dubbi e le perplessità estive quando si pensava che il tecnico volesse abbandonare un progetto che non sentiva più suo: "L'importante era vincere e lo abbiamo fatto, ora prepariamoci al derby. Tutti hanno fatto bene, abbiamo cambiato tanti giocatori, abbiamo cambiato modulo, abbiamo vinto meritatamente perchè abbiamo rischiato poco. Ferrero ci ha fatto i complimenti, da domani pensiamo al derby".
L'arma in più, Okaka e la difesa ritrovata. Nomi e cognomi, il momento magico infatti sta passando soprattutto tra i piedi di Okaka, il nome ‘nuovo' blucerchiato che sta rispondendo alle attese di Mihajlovic e di una difesa che mai come quest'anno appare attenta e propositiva: "I difensori devono difendere. Non devono subire goal, poi se segnano tanto meglio. Sono stati bravi a fare goal, meno bravi a subirlo. La rete di Paloschi? Mancava poco ed abbiamo preso un goal da polli, poi poteva accadere di tutto. Okaka si sta allenando bene e crede in quello che fa, io magari sono bravo perché gli rompo le scatole tutti i giorni. Ha buttato 6-7 anni della sua vita per le stupidaggini, ma ora è uno dei centravanti più forti in Italia. Ha fisico, tecnica, è generoso e sa fare goal e assist.