Serie A, debutta la moviola in campo: a Firenze e Milano i primi test
Il countdown è cominciato. Ancora poche ore e farà il suo storico esordio in Serie A la tanto decantata moviola in campo. Annunciata con enfasi prima del sorteggio dei calendari, la V.A.R. (Video Assistance Referees) verrà dunque utilizzata per la prima volta a partire da questo in weekend in due campi: quello del Meazza di Milano e quello del Franchi di Firenze. Sarà un test importante per il nostro movimento, sempre più inquinato da polemiche arbitrali, e per la stessa Lega Calcio: "In questa fase chi analizzerà i video non comunicherà con la squadra arbitrale – ha sottolineato Marco Brunelli, dg della Lega Serie A – Il lavoro degli addetti alla Var sarà in sostanza una simulazione". Le immagini "catturate" dalle videocamere e il referto finale sul match, verrà successivamente inviato alla Fifa e all’Università di Bruxelles e solo tra due anni verrà presa una decisione in merito all'introduzione di questa tecnologia.
La curiosità per il Var
"Non ci sarà nessuna conseguenza sulle gare prese in esame – ha inoltre aggiunto l'ex arbitro Roberto Rosetti, responsabile del progetto Var – e in nessun caso verrà depotenziata la figura arbitrale". In alcuni stadi (Milano, Roma, Palermo e Cagliari) il videoarbitro controllerà le immagini da uno studio appositamente realizzato all'interno degli impianti. Negli altri, invece, prenderà posizione nello stesso pullmino utilizzato dai responsabili della gol line technology. C'è molta curiosità, dunque, intorno a questa iniziativa che potrebbe nel prossimo futuro portare un'importante novità nel nostro calcio. Una tecnologia che, negli anni passati, è stata più volte richiesta da molti dirigenti e che anche in queste prime sei giornate avrebbe aiutato molto il lavoro degli arbitri: sotto pressione sin dal fischio d'inizio di questo campionato.
Le prime polemiche arbitrali
Le discussioni sull'operato degli arbitri in questo avvio di stagione, non si sono fatte attendere. Il rigore concesso alla Roma alla terza giornata (fallo di Skriniar su Dzeko), ha fatto molto discutere. Così come i casi di Firenze nel turno successivo, quando Rizzoli sorvolò sul fallo in area di Tomovic sullo stesso bosniaco e sul gol della viola apparso a tutti irregolare per la presenza di Kalinic: in fuorigioco e davanti al portiere giallorosso. Critiche ai direttori di gara sono arrivate anche alla quinta (il Napoli ha recriminato per due presunti rigori a Genova) e all'ultima giornata a causa del mani di Zampano in Genoa-Pescara (Irrati avrebbe dovuto assegnare il penalty) e dopo il fallo di Tomovic su Luiz Adriano in Fiorentina-Milan: cominciato fuori area ma non visto da Orsato.