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Serie A: da Perotti a Immobile, ecco come avrebbe giocato il Genoa senza le cessionI

Il Genoa rischia la retrocessione e si affida a Davide Nicola. Negli anni, però, il Grifone ha avuto in rosa calciatori di buon livello poi ceduti. Fra questi, anche Ciro Immobile, oggi capo-cannoniere assoluto del calcio italiano. In difesa Granqvist, con Perotti come jolly di centrocampo e l’ex Bayern, il brasiliano Rafinha.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L’ennesimo ribaltone su una panchina di Serie A, ha visto clamorosamente saltare Thiago Motta dal ruolo di allenatore del Genoa. L’ex Psg, alla sua prima reale esperienza come tecnico di una squadra professionistica, è stato sollevato dall’incarico a sorpresa dopo il ko di Milano contro l’Inter prima della sosta. Al suo posto è arrivato Davide Nicola che avrà il duro compito di riuscire a convivere con il vulcanico presidente Preziosi. Negli anni infatti, il patron dei liguri è stato protagonista, oltre ai tanti cambi in panchina, anche di diversi acquisti importanti che hanno impreziosito la squadra. Giocatori di fascia medio-alta da rilanciare e rivendere successivamente a peso d’oro. Magari attingendo anche dall’ottimo vivaio. Ecco quale sarebbe potuta essere la formazione del Genoa oggi con tutti i giocatori di proprietà e successivamente ceduti. Ovviamente non fanno parte di questa schiera, coloro i quali hanno vestito la maglia del Genoa in prestito da altri club.

Perin è emerso dal vivaio del Genoa. C’era anche Eduardo

Con l’imminente arrivo del mercato di gennaio, il Genoa ha potuto riabbracciare in squadra il suo gioiello: Mattia Perin. Il portiere, cresciuto nel vivaio dei liguri, è poi passato alla Juventus ma senza trovare grande fortuna (da gennaio tornerà sotto la Lanterna). Un salto di qualità che non ha pagato tant’è che i bianconeri proprio nella prossima sessione di mercato ufficializzeranno il suo ritorno al Genoa. Ma in questo 11 di formazione, ci sarebbe potuto essere anche Eduardo, un altro che ha trovato fortuna dopo il Genoa e che nonostante i tanti errori nella sua prima stagione (2010/2011) è riuscito a vestire anche la maglia del Chelsea. Oggi è allo Sporting Braga, ma forse a Genova non tutti lo rimpiangono.

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Difesa tecnica e piazzata bene fisicamente. Spicca Vrsaljko

Il quartetto difensivo che abbiamo voluto indicare come titolare in questa formazione, avrebbe avuto senza ombra di dubbio la presenza dal 1’ di un gioiello come Vrsaljko. Arrivato al Genoa nel 2013 dalla Dinamo Zagabria per 5 milioni, è prima passato al Sassuolo per poi vestire la maglia dell’Atletico Madrid e dell’Inter prima di ritornare in Spagna ma senza trovare fortuna. Un giocatore che oggi farebbe comodo a Nicola. Centrali abbiamo voluto schierare Sokratis, il difensore greco che nonostante oggi non sia più un punto fisso dell’Arsenal di Arteta, è stato comunque un baluardo difensivo eccellente in questi anni con i Gunners.

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Terzini di tutto rispetto e un centrale leader della Nazionale svedese

Al suo fianco Granqvist, uno dei giocatori di maggior livello della Nazionale svedese. Il difensore, oggi all’Elsinborg, è stato fra i grandi protagonisti della non qualificazione della nostra Italia ai Mondiali del 2018 in Russia. Terzino sinistro Armando Izzo che dopo il suo passaggio al Torino, se vogliamo, è cresciuto ancora di più tanto da candidarsi per un posto ai prossimi Europei 2020 con Mancini. Pisacane, Masiello, Roncaglia e Laxalt come sostituti in panchina.

L'11 di formazione del Genoa senza le cessioni (Lineup11)
L'11 di formazione del Genoa senza le cessioni (Lineup11)

A centrocampo tanta qualità con Perotti e Rafinha

Fra le sorprese di un centrocampo tecnico che negli anni si è poi sviluppato crescendo anche dal punto di vista tattico, ci sono uomini che hanno avuto un percorso importante. Come ad esempio il brasiliano Rafinha che dopo essere stato acquistato dal Genoa nel 2010 per 6 milioni dallo Schalke 04, in un solo anno convince il Bayern Monaco a puntare su di lui con i bavaresi che convincono Preziosi a cederlo. Dopo un lungo percorso in Bundesliga, oggi veste la maglia del Flamengo. Importante anche il percorso di Juraj Kucka che oggi farebbe comodo a Nicola. Il centrocampista fu preso nel 2011 per 3 milioni e ceduto poi per la stessa cifra al Milan nel 2015. Oggi veste la maglia del Parma.

Perotti il jolly del reparto

Al suo fianco un mastino come Tomas Rincon che dopo il passaggio alla Juventus, oggi è il perno del centrocampo di Mazzarri al Torino. A completare il reparto, partendo da sinistra, Diego Perotti. L’argentino, che oggi si è ripreso in mano la Roma affidata da Pallotta a Fonseca, arrivò in Liguria dal Siviglia dove si era distinto negli anni per tecnica e affidabilità, ma era spesso tormento dagli infortuni. Nonostante questo dal 2014 al 2016 ha fatto impazzire Marassi prima di passare alla Roma con cui tutt’ora è uno dei giocatori più apprezzati. Sostituti in panchina: Ansaldi, Mandragora-Veloso, Zapater e Birsa.

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Attacco da sogno con Immobile in prima linea

Lo diciamo fin da subito. Sì, anche Ciro Immobile ha vestito la maglia del Genoa, ma in questo caso il suo cartellino, a giugno del 2012, fu acquistato per 4 milioni di euro dai rossoblù restando però a metà con la Juventus. Dunque la compartecipazione con i bianconeri fu poi risolta nel luglio del 2013 quando la Vecchia Signora acquisì da solo l’intero cartellino dell’attuale bomber della Lazio girandolo poi al Torino. Con i rossoblù, l’attaccante napoletano, realizzò 5 gol in 33 presenze.

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Il ‘Faraone’ e quel passaggio al Milan

Un giocatore che avrebbe fatto ovviamente la differenza oggi a Marassi, al pari di El Shaarawy che trasferitosi oggi in Cina a suon di milioni, è cresciuto nel settore giovanile dei liguri esordendo in Serie A ne 2008 prima del passaggio in prestito al Padova. Dal 2011 fu acquistato dal Milan. Una coppia d’attacco niente male che avrebbe voluto come sostituiti anche gente come Rodrigo Palacio, Iago Falque e soprattutto Pavoletti che ha fatto esultare il popolo ligure per diversi anni prima del passaggio al Cagliari.

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