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Serie A, classifiche a confronto: chi sale e chi scende a distanza di un anno

Campionato fermo alla settima giornata per la pausa, qual è la situazione a distanza di un anno? Dall’Atalanta di Gasperini capace di mettere insieme 10 punti in più passando per il Cagliari di Maran con cinque lunghezze in più fino ai segni meno di Sampdoria e Genoa, ecco chi scende e chi sale nel giro di un anno.
A cura di Salvatore Parente
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Il campionato osserva una pausa per gli impegni delle nazionali lasciando in dote una situazione molto particolare ma che si sta ripetendo spesso in questi ultimi anni: Juventus in testa e gli altri a inseguire. Pure l'Inter di Conte capace di inanellare sei vittorie di fila in avvio. E così da un anno all'altro con, come detto, la legge della Vecchia Signora ancora in vigore, ecco quali squadre hanno tratto maggiore giovamento dall'estate, e quali meno, collezionando più o meno punti rispetto allo stesso periodo della scorsa annata.

le classifiche della Serie A nello stesso periodo delle stagioni 2018/19 e 2019/20
le classifiche della Serie A nello stesso periodo delle stagioni 2018/19 e 2019/20

La situazione delle big: Atalanta a +10, Inter a +5. Napoli e Juventus col segno meno

Analizzando le prime sei dell'attuale classifica c'è chi scende e chi sale in questa vorticosa esperienza che si chiama Serie A. E se ci dedichiamo a quelle che mostrano il segno + un anno dopo, e con lo stesso numero di gare a referto, troviamo l'Atalanta di Gasperini. Che pur in estrema difficoltà in Champions League, con due sconfitte su due partite, continua ad andare come un treno in campionato con 57 punti nell'anno solare (il migliore rendimento della Serie A) e un netto +10 rispetto allo scorso anno. Per il miglior avvio della storia degli orobici nell'era 3 punti. Fra le big, si segnala il +5 dell'Inter capace di fare molto bene con sei successo consecutivi e il +1 della Roma nonostante l'azzeramento del progetto tecnico e la ripartenza con Fonseca.

L'involuzione degli azzurri di Carlo Ancelotti

Col segno -, e quindi con un avvio in netta controtendenza rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il Napoli di Ancelotti fa segnare un meno 2 e un quarto posto rispetto al secondo della scorsa annata. Lo stesso score della Juventus, appunto -2, ma con la differenza che i bianconeri restano in testa passando da 21 a 19 punti a segno ma sempre col primato fra le mani. A chiudere, la Lazio a -1.

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Chi sale e chi scende fra la medio-bassa classifica

Partiamo con le dolenti note. E nella parte medio-bassa della classifica ce ne sono diverse. A partire dalla Sampdoria e poi al Genoa, che, insieme, collezionano un pesante -15. Non a caso Di Francesco è già fuori dai giochi mentre Andreazzoli rischia il posto. Insomma, in Liguria le cose non sembrano andare per il verso giusto. Così come dalle parti di Reggio Emilia col Sassuolo di De Zerbi lui pure a -7 rispetto ad un anno fa. A seguire, la Spal a -3 e poi con trascurabili deficit la Fiorentina a -2 e l'Udinese a -1. Col segno +, e quindi con una bella impennata, il Cagliari di Maran a +5 e il Bologna a +2.

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