Serie A, Buffon nella leggenda: chi dopo di lui?
Ennesima stagione da protagonista assoluto. Anzi, forse Gigi Buffon quest’anno è stato ancora più presente nell’impresa della Juventus che ha conquistato il quinto titolo consecutivo. Stiamo chiaramente parlando di uno dei portieri più forti della storia del calcio italiano, se non il più forte, ma quest’anno il portierone di Carrara si è caricato la Juve sulle spalle e ha tracciato la linea da seguire per poter risalire la china verso la gloria. Le sua dichiarazioni nel post gara con il Sassuolo sono ancora impresse nella memoria di molti tifosi della Juve che in quel periodo hanno temuto il peggio e si aspettavano qualche cambiamento di lì a poco. Buffon è uno di quei portieri che in termini di classifica porta una decina di punti in più nell’arco di un campionato. Ce ne sono pochi come lui.
Il suo rinnovo fino al 2018 è un altro segnale di come questo ragazzo non voglia mollare mai e cerca sempre di fare meglio per sé e la sua squadra. “Lottiamo tutti i giorni per raggiungere gli obiettivi”. Sono queste le parole del portiere juventino in conferenza stampa dopo il rinnovo del contratto. Oltre a Buffon la Juventus ha prolungato anche con Andrea Barzagli. Una parte della difesa titolare è confermata per altri due anni. Con merito.
Buffon non para i rigori? I numeri dicono altro
Secondo molti addetti ai lavori, il portiere della Nazionale italiana non sarebbe molto reattivo nei tiri dagli undici metri. Partendo dal presupposto che parare un rigore è molto difficile perché di solito ci si trova di fronte degli specialisti, i numeri dicono che Gigi ha parato ben 28 rigori in carriera. Il primo lo neutralizzò a Oliver Bierhoff nel 1996 con la maglia del Parma mentre l’ultimo risale alla gara di Firenze dove Kalinic non è riuscito a nascondere l’angolo. Insomma, non proprio un numero irrisorio. (Il video di seguito risale ad una gara di Champions League del Parma contro il Borussia Dortmund in cui ne parò, addirittura, due).
Record di imbattibilità
Come se non bastasse la grande cavalcata della Juve da novembre alla fine del torneo, la squadra di Allegri è entrata nella storia anche per aver infilato la striscia di imbattibilità più lunga della Serie A. Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini (o Rugani) hanno scalzato la difesa del Milan dei record composta da Seba Rossi, Tassotti, Costacurta, Baresi e Maldini. Un’impresa mica da poco per uno che è stato più volte bollato come finito.
Gianluigi Buffon, 2015-2016 (Juventus): 973 minuti
Sebastiano Rossi, 1993-1994 (Milan): 929 minuti
Dino Zoff, 1972-1973 (Juventus): 903 minuti
Mario Da Pozzo, 1963-1964 (Genoa): 792 minuti
Ivan Pelizzoli, 2003-2004 (Roma): 774 minuti
Davide Pinato, 1996-1997 (Atalanta): 758 minuti
Gianluigi Buffon, 2013-2014 (Juventus): 745 minuti
Luca Marchegiani, 1997-1998 (Lazio): 745 minuti
Morgan De Sanctis, 2013-2014 (Roma): 744 minuti
Adriano Reginato, 1966-1967 (Cagliari): 712 minuti
Perin, Sportiello e Donnarumma: chi è l'erede?
Da molti anni c’è la ricerca di questo sostituto in Nazionale di Gigi ma, intanto, lui continua a inanellare stagioni memorabili e da record. La prima vera candidatura è sicuramente quella di Mattia Perin, dopo che Salvatore Sirigu e Federico Marchetti non sono più gli stessi di qualche anno fa: il primo a Parigi ha perso il posto in favore di Trapp mentre il secondo non sembra avere più lo smalto di qualche stagione fa, quando sembrava destinato a difendere la porta di qualche big. In questo momento ci sono almeno due giovani portieri che stanno offrendo un rendimento assai significativo in Serie A: Marco Sportiello dell'Atalanta e Gianluigi Donnarumma del Milan. Con la riforma da poco approvata dalla Federazione questi due giovani estremi difensori potrebbero diventare gli uomini giusti per percorrere, almeno in parte, la carriera del portierone della Juventus. Da non trascurare l’ascesa di Pierluigi Gollini, estremo difensore dell’Hellas Verona, classe 1995.
Qualche nome che circola c’è ma non bisogna mettere pressione a questi ragazzi. Andare a prendere il posto di uno dei portieri più forti della storia del calcio non è affatto semplice. Ogni calciatore ha le sue qualità, non bisogna andare alla ricerca della copia o di quello che somiglia di più, altrimenti la ricerca avrà delle falle dall’inizio.