Serie A, anche la Cina ha superato la media spettatori italiana
Gli italiani e lo stadio erano un tempo un connubio sacro e quasi indissolubile. Adesso invece la situazione sembra aver preso la parabola discendente: perfino la Super League cinese appena conclusa ha fatto registrare una media spettatori superiore a quella della Serie A. Un dato paradossale e quasi incredibile, soprattutto in considerazione di diversi fattori: un minor numero di squadre (16 contro le 20 italiane) e dunque meno partite (30 contro le 38 della Serie A), lo scarso feeling tra cinesi e calcio locale, e così via. Eppure, i dati parlano chiaro.
Il campionato cinese è stato seguito da una media di 24.159 spettatori a gara: un aumento del nove per cento rispetto alla stagione precedente. In totale, sono stati quasi sei milioni i tifosi che hanno seguito allo stadio la Super League cinese, mentre la squadra più seguita è stata il Guangzhou Evegrande di Felipe Scolari, che ha poi vinto il campionato: 673.243 spettatori ed una media di 44.883 a partita. Cifre riportate dalla rivista cinese specializzata in materia, la Yutang Sports.
In Italia i numeri sono diversi: nell'ultimo campionato, la media spettatori a partita è stata di 22.078, pressoché invariata rispetto all'anno prima (+0,1%). Meglio il conteggio generale: più di otto milioni di spettatori in tutta la stagione, ma con quattro squadre ed otto gare in più rispetto al campionato cinese, come raccolto dal portale specializzato Stadiapostcards.com che raccoglie settimanalmente tutte le statistiche di affluenza. Insomma, cifre che ancora una volta dimostrano la sempre più forte disaffezione per gli italiani e lo stadio, in favore dei match televisivi.