Serie A, 3a giornata, Parma-Roma 1-3: Florenzi-Totti-Strootman show del gol, Biabiany non basta (FOTO)

Parma – Roma chiude la terza giornata di Serie A, con i capitolini che riescono ad agganciare il Napoli in testa alla classifica e trovano a Parma la terza vittoria consecutiva. Match deciso a suon di gol e spettacolo con i giallorossi che dilagano nella ripresa in modo impressionante. Tra i mattatori di serata anche Francesco Totti, il capitano di mille battaglie che segna il suo 18° gol al Parma (vittima preferita in serie A) e torna alla rete lontano dall'Olimpico dopo quasi un anno: non segnava in trasferta dal 31 ottobre 2012 (mentre non segnava su azione dal 16 febbraio 2012). Nel modo migliore possibile, i giallorossi di Garcia volano prepotenti in vetta alla Serie A, agganciando i partenopei, dopo una prova di forza a tratti devastante. Il Parma del Tardini non è mai rimasto a guardare e la squadra di Donadoni, malgrado il risultato, esce a testa alta. In vantaggio nel primo tempo con Biabiany, raggiunto e superato nel 2° tempo da Florenzi e Totti non si è mai arreso sfiorando più volte un pareggio che sarebbe stato anche meritato. Fino al ko definitivo su spunto di un indiavolato Gervinho che all'85' si guadagna il rigore siglato da Strootman.
Primo tempo: tanto Parma, solo Totti si salva – Donadoni schiera il suo classico 3-5-2 con Mirante tra i pali, il trio Cassani, Felipe e Lucarelli in difesa, Biabiany e Gobbi sulle fasce, Marchionni, Parolo e il nuovo arrivo Gargano in mediana. In attacco il duo Cassano-Amauri. Per la Roma Garcia si propone con De Sanctis in porta, Maicon, Benatia, Castan e Balzaretti in difesa; a centrocampo spazio a Strootman, De Rossi e Pjanic, mentre l'attacco è affidato al genio del Pupone Totti con il giovane Florenzi e il neo giallorosso Ljajic sulle fasce. I padroni di casa partono meglio sfiorando il vantaggio dopo 10 minuti con un Biabiany che mostra subito di essere in serata. Come Totti che – meglio di Cassano nei primi 45 minuti – scalda i guanti a Mirante mentre Maicon, poco dopo sbaglia tutto dopo un perfetto dai e vai con il solito Pjanic. Il pericolo serve alla squadra di Donadoni che si scuote dal torpore: sempre con Biabiany che di destro spara alto. Poi ci prova Amauri che impegna De Sanctis. Prove generali del gol che arriverà poco dopo la mezz'ora, grazie al migliore in campo: l'ex interista Biabiany che trova il pertugio giusto di testa, anticipando Castan e portando il Parma al vantaggio,e che sfiora il raddoppio a una manciata di minuti dall'intervallo, con Amauri. La Roma? Sotto tono e aggrappata a Totti che ha iniziato il duello personale con Mirante.
Secondo tempo: Roma dilagante- La ripresa inizia nel segno dei giallorossi perchè se Totti nel primo tempo ha fatto il caposquadra, appena si rientra in campo è Pjanic a ricordarsi che i numeri giusti li ha anche lui e al 4′ lancia Florenzi per il gol del pareggio al volo, sotto il ‘sette' di Mirante. Meritato, perchè la Roma sembra crederci come Rudi Garcia che aumenta il peso offensivo togliendo uno spento Ljajic e inserendo il pupillo Gervinho. Ne nasce una gara che si accende, colpo su colpo, con i padroni di casa alla ricerca di una vittoria che sfugge da due partite. Marchionni prima, Biabiany poi, infine Cassano. Ma il gol vittoria non arriva. E allora anche Donadoni cambia le bocche da fuoco: fuori un pasticcione Amauri per l'ex Okaka. Ma la doccia fredda arriva al 71′ quando il capitano della Roma scatta sul filo del fuorigioco: stop perfetto e, solo davanti a Mirante, può con tranquillità mirare l'angolo destro della porta dove il portiere del Parma non può arrivare. Il Parma ferito nell'orgoglio si riversa davanti a De Sanctis ma offre il fianco alla Roma (che toglie Totti per Borriello) pericolosa in ripartenza soprattutto quando la palla passa tra i piedi di Pjanic che prende per mano il centrocampo. Ma è di Gervinho lo spunto più bello: l'ex Arsenal fugge in area a 5 dal termine e regala il rigore del 3-1 segnato da Strootman altro gigante del centrocampo. Missione compiuta, Napoli raggiunto. E messaggio fortissimo a tutti gli altri.