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Serie A 2015/2016, parte la riforma Tavecchio: in rosa anche un terzo extracomunitario

Dalla prossima stagione, i club del nostro campionato potranno tesserare un giocatore in più proveniente da paesi extra Ue. Una modifica importante del regolamento, voluta dallo stesso Tavecchio, che coinvolge solo calciatori già con “curriculum”.
A cura di Alberto Pucci
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Il mondo cambia e con lui anche il calcio. Quella che partirà il prossimo 22/23 agosto sarà una Serie A più cosmopolita, un campionato che avrà probabilmente una concentrazione più alta di giocatori extracomunitari. A stabilirlo è stata una nuova riforma della Figc, decisa nello scorso novembre ma messa in pratica solo ora, che prevede che tutte le società del nostro calcio potranno avere fino ad un massimo di 3 giocatori, di cui due nuovi, che provengono da paesi fuori dall'Unione Europea. Un cambiamento importante per il nostro movimento e per tutti i club che, da subito, potranno usufruire di un posto in più nella loro rosa. Ai due giocatori che già potevano entrare nel nostro paese e vestire la maglia di uno dei nostri club, se ne potrà aggiungere un terzo. Il vincolo per questo calciatore in più, è che lo stesso dovrà avere un "curriculum" di un certo tipo: essere stato convocato dalla propria nazionale almeno due volte nell'ultimo anno o cinque nell'arco della sua carriera e appartenere ad un paese che, nel ranking mondiale, non figuri al di sotto della settantesima posizione.

Il cambiamento voluto dalla Federazione, pone le società davanti a "leggi" ben precise e poco aggirabili. Sempre parlando di extracomunitari, ad esempio, le nostre società non potranno più "bypassare" il problema del tetto dei giocatori extra Cee, prestando un giocatore all'estero e liberando un posto per un nuovo extracomunitario. Questo si potrà fare, solo se il "protagonista" potrà certificare l'esistenza di un contratto da professionista valido almeno dal 2012. La novità relativa agli extracomunitari segue di pari passo le altre modifiche portate da Carlo Tavecchio. Le rose delle squadre di Serie A, saranno di venticinque giocatori di cui quattro cresciuti in Italia e altrettanti cresciuti nella "cantera" della società per cui sono tesserati. Nessun vincolo, infine, per gli Under 21 che potranno essere tesserati senza problemi.

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