Serbia a Russia 2018, ma il c.t. Muslin lascia ‘a causa’ di Milinkovic-Savic
La Serbia dopo dodici anni disputerà un Mondiale, ma la qualificazione non è bastata al tecnico Slavoljub Muslin per mantenere la panchina. I vertici della federazione hanno infatti deciso di liquidare il sessantaquattrenne allenatore. Il motivo ovviamente non è tecnico, perché non era affatto facile vincere il raggruppamento. Ma a Muslin sono state contestate alcune scelte troppo difensive e soprattutto la mancata convocazione del centrocampista della Lazio Milinkovic-Savic.

Via Muslin ‘per colpa’ di Milinkovic-Savic
Ufficialmente non si tratta di esonero. Perché la federcalcio serba fa sapere che di comune accordo Muslin e la nazionale della Serbia hanno deciso di separarsi. Muslin è stato molto bravo perché ha condotto la sua nazionale alla qualificazione. La Serbia è arrivata prima nel Gruppo D ed ha preceduto l’Irlanda, una squadra ostica, il Galles, semifinalista a Euro 2016, e l’Austria. Ma all’ex tecnico della Stella Rossa sono state contestate le mancate convocazioni di alcuni giocatori come il fortissimo centrocampista della Lazio Milinkovic-Savic e di Gacinovic dell’Eintracht Francoforte.
Stojkovic favorito per la panchina della Serbia
Mentre sui social c’è grande divisione in Serbia tra chi è soddisfatto e chi invece è dispiaciuto per l’addio di Muslin, per ora viene promosso c.t. Mladen Krstaijc, ex difensore dello Schalke che disputò i Mondiali del 2006. Il suo ruolo però sarà quello del traghettatore e dopo le due partite amichevoli di novembre arriverà un allenatore vero e proprio. La federcalcio secondo quanto riferiscono i media locali vorrebbe provare a convincere una delle leggende del calcio serbo Dragan Stojkovic, ex meraviglioso numero 10 del Marsiglia e della Stella Rossa, giocò anche due Mondiali e due Europei, che dopo aver allenato in Giappone per cinque anni da due anni guida il Guangzhou R&F in Cina.